Polonia, 25 giugno 2023. La nazionale italiana di atletica leggera è Campione d’Europa. Per la prima volta nella storia, la nazionale ha dato una prova di squadra strepitosa che ha annichilito gli avversari. Gli azzurri hanno vinto in totale 14 medaglie: 6 ori, 5 argenti e 3 bronzi. Nel medagliere, alle spalle dell’Italia, si piazzano i Paesi Bassi (4 ori, 2 argenti, 3 bronzi) e la Germania (4 ori e un argento).
La vittoria era quasi scritta, visto il grande vantaggio che l’Italia aveva alla vigilia dell’ultima giornata in virtù dei successi dei primi due giorni. Ma era importante non mollare e continuare a mietere medaglie e altri piazzamenti per coronare il sogno dell’atletica azzurra.
Decisive le vittorie del capitano della squadra, Gianmarco Tamberi, salto in alto, e di Zane Weir, nel getto del peso. In Polonia è arrivata anche la conferma per Samuele Ceccarelli sui 100m, dove l’Italia non ha potuto schierare Marcell Jacobs, costretto al forfait per recuperare dai problemi fisici dell’ultimo periodo. Iapachino si è piazzata seconda nel salto in lungo femminile con m 6,66, Crippa, nei 5000, è arrivato terzo. Deluso Filippo Tortu, che ha conquistato il bronzo nei 200 metri ma con un tempo elevato rispetto al suo miglior risultato stagionale (20.30 secondi) e personale (20.10), chiudendo in terza posizione.
Un salto di 2,29 metri: è oro per Giambo Tamberi
2,29 metri senza alcuna sbavatura. Il campione olimpico di Tokyo Gianmarco Tamberi conquista (ancora) una medaglia d’oro nel salto in alto, l’ennesima della sua carriera. Questa volta agli European Games 2023 in Polonia.
Dopo aver vinto davanti al belga Thomas Carmoj, argento, e al polacco Norbert Kobielski, bronzo, il campione olimpico ed europeo, da quest’anno allenato dall’ex altista Giulio Ciotti, prende la parola e attacca: «Non sono nemmeno stato invitato al Golden Gala e questo mi è dispiaciuto. Forse la mia presenza non era gradita e alla fine non sono andato. Però non stiamo qui a disquisire. Mi sarebbe piaciuto moltissimo essere presente, tutto qua. In ogni caso non potevo esimermi dal venire in Polonia, l’ho fatto per i ragazzi e per l’Italia. Sono orgoglioso di essere in una squadra così forte».
Polemica Golden Gala: botta e risposta tra Tamberi- Mei
Una coda velenosa a una delle pagine più belle scritte dall’Atletica Italiana anima il post-gara: il botta e risposta tra Tamberi ed il presidente della Fidal, Stefano Mei. Il motivo della discussione è il non invito al Golden Gala Pietro Mennea, del 2 giugno scorso, per Gimbo Tamberi.
Alle parole del 31enne, la replica di Stefano Mei, presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera, non si è fatta attendere. «Dopo aver vinto una gara straordinaria come quella di oggi, penso che l’ultima cosa che dovrebbe fare Gimbo è tornare a parlare di una gara che non ha avuto problemi. Lui ha fatto una trattativa con l’organizzazione, non è andata a buon fine, e non è venuto a saltare al Golden Gala. Sembra che si stia mettendo nella fila di chi non è stato invitato. Ha chiesto troppo? Prosaico parlare di soldi». «In gara è mostruoso – conclude Mei – ma secondo me in un momento del genere, in una giornata di festa così ha sbagliato il momento e il luogo per fare queste osservazioni. Una caduta di stile va rimarcata, anche se a farla è un campione olimpico».
Cos’è il Golden Gala
Si tratta di un evento internazionale di atletica leggera. Dal 2013 è dedicato a Pietro Mennea, velocista e recordman nei 200 metri nel 1979 a Città del Messico, che morì tre mesi prima dell’edizione di quell’anno. La prima edizione si svolse il 5 agosto 1980. Quest’anno è stata scelta Firenze. A portare in alto i nostri colori ci hanno pensato Larissa Iapichino, Samuele Ceccarelli, Filippo Tortu e il nuovo azzurro, il triplista Andy Diaz. Unico grande assente, appunto, il campione Giambo Tamberi.