ADDIO A JIM BROWN, LEGGENDA NFL E ATTIVISTA AL FIANCO DI ALÌ

Il 18 maggio è morto a Los Angeles a 87 anni Jim Brown, un nome che evoca grandezza nel mondo del football americano e non solo. Nato il 17 febbraio 1936 a St. Simons, in Georgia, Brown ha lasciato un’impronta indelebile nel gioco, diventando una leggenda vivente. A fine carriera è stato anche un attore di successo ma lo si ricorda soprattutto per essere stato al fianco del pugile Mhuammad Alì nella lotta per i diritti degli afroamericani.

LA CARRIERA IN NFL

Durante gli anni al college alla Syracuse University, Brown ha dominato la scena del football, guadagnandosi il soprannome di «The Big Man». Nel 1956, è stato premiato con l’Heisman Trophy, il riconoscimento più prestigioso nel college football. La carriera professionale di Brown nella NFL è stata altrettanto impressionante. Fu scelto come sesta scelta assoluta nel draft del 1957 dai Cleveland Browns, dove ha trascorso tutta la sua carriera di nove stagioni e con cui ha vinto un titolo nel 1964. Brown ha stabilito vari record di franchigia ed è considerato uno dei migliori running back di tutti i tempi. La sua forza e agilità gli hanno permesso di accumulare oltre 12.000 yard corse durante la sua carriera, un record impressionante per l’epoca.

LA LOTTA PER I DIRITTI DEGLI AFROAMERICANI E IL SUMMIT DI CLEVELAND

Oltre alle sue gesta sul campo, Brown è stato pioniere anche fuori. Ha usato la sua fama e la sua voce per i diritti civili e l’uguaglianza. È stato un sostenitore attivo dei movimenti negli anni ’60 e ha continuato a lavorare per il progresso sociale anche dopo il suo ritiro. Il summit di Cleveland del 1967 fu un incontro molto significativo per gli atleti afroamericani. Tenutosi il 12 giugno, l’evento riunì leader sportivi come Brown, Alì e i campioni NBA Bill Russell e Kareem Abdul Jabbar, per discutere della discriminazione razziale nello sport. I partecipanti sottolinearono l’importanza dell’uguaglianza e dell’opportunità per tutti gli atleti, indipendentemente dalla loro razza. Il summit aprì la strada ai futuri progressi nella promozione dell’inclusione e dell’equità nella società.

Jim Brown in primo piano e gli altri atleti afroamericani durante il summit del 1967
IL FILM SULLA FAMOSA SERATA A MIAMI DEL 1964

Il film «Quella notte a Miami…» del 2020, diretto da Regina King, narra le vicende avvenute il 25 febbraio 1964. Quel giorno Mhuammad Alì, allora ancora chiamato Cassius Clay, divenne a sorpresa il nuovo campione del mondo dei pesi massimi battendo Sonny Liston. Clay festeggiò la vittoria in una stanza dell’Hampton House Motel insieme a Malcolm X, Sam Cooke e Jim Brown, discutendo anche del futuro della comunità afroamericana.

IL RICORDO DI LEBRON JAMES

Il 10 giugno 2015, durante una sfida della finale NBA tra Cleveland Cavaliers e Golden State Warriors, il padrone di casa e nativo di Cleveland Lebron James tributò Jim Brown, presente a bordo campo, con un inchino nel prepartita.

I due hanno sempre avuto un ottimo rapporto e l’attuale ala piccola dei Los Angeles Lakers, poco dopo la notizia della morte, ha postato sul suo profilo Instagram un testo in cui ringrazia Brown per ciò che ha fatto nella sua vita per tutti gli afroamericani: «Posso parlare solo perché Jim ha abbattuto quei muri per me. Sono così grato di averti potuto chiamare amico mio».

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da 👑 (@kingjames)

Pasquale Febbraro

CLASSE 1998, BRINDISINO TRAPIANTATO A MILANO. IL PRIMO APPROCCIO CON IL GIORNALISMO E' AVVENUTO GRAZIE ALLA RADIO: È STATO AMORE A PRIMA VISTA. SONO UN APPASSIONATO DI SPORT A 360 GRADI, CON UNA SERIA DIPENDENZA DAL CALCIO.

No Comments Yet

Leave a Reply