Realizzato il primo smalto che individua la droga dello stupro

Uno smalto capace di riconoscere la droga dello stupro: il suo nome è “Crisalys”, e in futuro potrebbe proteggere le donne dalle violenze sessuali. Hanno collaborato alla realizzazione del prodotto quattro studentesse di Packaging Design (Marta Bartesaghi, Gaia D’Ettore, Alessia Radaelli e Jeannette Rubino) della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. Partito come un semplice progetto universitario che potesse rispondere a esigenze sociali e ambientali, questo smalto sta gareggiando in una competizione di design a Dubai.

Smalto salva-vita
Droga

Crisalys altro non è che uno smalto trasparente che cambia colore appena entra in contatto con droghe da stupro. Dopo aver trovato una sostanza reagente alle droghe studiata negli Stati Uniti d’America, le quattro studentesse hanno creato un brand e un packaging. Il prodotto realizzato non è soltanto socialmente utile, ma anche sostenibile perché ricaricabile e dunque durevole. Alla base del progetto, il valore dell’inclusione. Lo smalto, infatti, non ha un target specifico e può essere quindi utile a chiunque, senza distinzione di sesso o di genere.

Prototypes for Humanity

Il professore che ha analizzato il progetto, entusiasta del lavoro svolto, ha deciso di farle gareggiare in un concorso internazionale. Lo smalto sta infatti concorrendo al Prototypes for Humanity, che terminerà il 18 novembre con le premiazioni. Si tratta di un evento patrocinato da Sheikha Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum, presidente dell’Autorità per la cultura e le arti di Dubai e membro del Consiglio di Dubai. Il programma ha come obiettivi primari quelli di sensibilizzare su problemi globali e ispirare nuove soluzioni attraverso soluzioni concrete e rapidamente utilizzabili. Un’occasione per mettere a fuoco i problemi delle comunità e dell’umanità intera, ma anche per avere una panoramica su quelle che sono le soluzioni più interessanti proposte da giovani menti brillanti di tutto il mondo che lavorano quotidianamente su questi temi.

Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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