Subsonica in tour per il nuovo album, a febbraio due date a Milano

La notizia è ufficiale: i Subsonica faranno tappa a Milano per il tour promozionale del loro ultimo album, 8. Due live si terranno infatti al Mediolanum Forum di Assago il 18 e il 19 febbraio.

Il tour della band torinese comincerà fuori dalla penisola il 4 dicembre, al Melkweg di Amsterdam per poi proseguire il 6 al The Button Factory di Dublino. Sono stati loro stessi a ideare l’European reBoot 2018 con un post su Facebook: «Vi comunichiamo che abbiamo deciso di tornare sul palco partendo dall’idea appassionante di un viaggio. In Europa. Riavvieremo infatti i motori con nove date di un tour che chiameremo European reBoot 2018, e che toccherà anche città mai raggiunte prima dai nostri live».

E così dopo Amsterdam e Dublino i Subsonica si esibiranno anche a Londra, Parigi, Zurigo, Bruxelles, Colonia, Berlino e Monaco di Baviera. Poi, nell’anno nuovo, avrà inizio il tour italiano con la conferma odierna delle due date milanesi. Il Forum di Assago sarà teatro di un grande e soprattutto gradito ritorno in Lombardia della rock band formatasi a Torino nel 1996. I biglietti sono acquistabili da oggi sul circuito Ticketone o nei punti vendita autorizzati con prezzi che oscillano dai 30€ ai 46€ a seconda del diritto di prevendita e del posto selezionato.

Dopo la parentesi solista del frontman Samuel, i Subsonica si sono riuniti per dare vita al loro nuovo album, l’ottavo per la precisione, da cui il nome. «La magia del numero 8 esprime il mistero di un tempo che talvolta gira su se stesso. Basta farsi trovare pronti» hanno dichiarato. L’album è stato anticipato dall’uscita dei tre singoli Bottiglie rotte, Punto Critico e Respirare. Le due date di Milano si inseriscono nella già folta agenda del gruppo di Samuel, Max Casacci e Boosta che toccherà nel solo febbraio anche le città di Ancona, Casalecchio di Reno, Padova, Torino, Genova, Roma e Firenze.

 

Niccolò Bellugi

Senese, laureato in Scienze Politiche. Da toscano capita che aspiri qualche consonante, ma sulla "c" ci tengo particolarmente: Niccolò, non Nicolò. La mia è una sfida: mascherare il mio dialetto originario per poter lavorare in televisione o radio. Magari parlando di Sport. Ma tutto sommato va bene anche un giornale, lì non ho cadenze di cui preoccuparmi.

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