Milano si ferma: quattro ore di sciopero per le linee della metro

Un giovedì nero, quello del 13 giugno,  per i pendolari milanesi, a causa delle quattro ore di sciopero dei mezzi pubblici Atm.

Dalle 8:45 fino alle 12:45, infatti, è stato sospeso il servizio delle linee M2, M3, M5, mentre ha circolato regolarmente la linea M1.

 

Numerosi sono stati i rallentamenti e le cancellazioni per i mezzi di superficie, a causa del traffico intenso, e molti i disagi alla Stazione Centrale per i passeggeri in arrivo, costretti ad affrontare lunghe code per i taxi.

Lo stato di agitazione era stato annunciato il 6 giugno da Cgil, Cisl e Uil, dopo l’ennesimo scontro con la Regione.

I sindacati, come segnalato in una nota, «sono motivati da forti preoccupazioni per il taglio ai finanziamenti destinati al trasporto pubblico locale. Il congelamento delle risorse nazionali potrebbe, infatti, portare alla diminuzione di 52 milioni di euro per il territorio lombardo».

Per questo motivo era stata chiesta una riunione con il Consiglio regionale, mai concordata. Da qui la scelta di indire lo sciopero.

«È un mancato incontro che peggiora lo stato di incertezza di tutto il settore e aumenta la preoccupazione dei lavoratori operanti a vario titolo nel trasporto pubblico locale – hanno spiegato Luca Stanzione di Cgil, Giovanni Abimelech, della Cisl, ed Enore Facchini, della Uil – Questa situazione rischia di compromettere e mettere in discussione il servizio all’utenza e soprattutto l’occupazione in tutto il settore regionale».

Le proteste continueranno anche venerdì 14 giugno con lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici di tutta Italia.

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno indetto otto ore di astensione dal lavoro per sollecitare «il rilancio degli investimenti e delle politiche a sostegno dell’occupazione – come spiega Enrico Vacca, segretario generale della Fim Cisl Monza Brianza Lecco – Attualmente ci troviamo in presenza di una di politica industriale inadeguata rispetto a una situazione di crisi che si è di fatto riaccesa. Il lavoro deve tornare a essere il focus, non può essere relegato in un ambito secondario». Saranno tre le grandi manifestazioni in programma per venerdì a Milano, Firenze e Napoli.

 

Non sono d’aiuto, al clima teso di questi giorni, le ultime notizie relative al settore produttivo, dal fallimento di Mercatone Uno con circa 2mila dipendenti, alla volontà di Whirpool di chiudere lo stabilimento di Napoli con oltre 480 metalmeccanici, fino al licenziamento di 81 dipendenti della multinazionale Husqvarna a Valmadrera.

Ciò che chiedono i sindacati riguarda il rilancio degli investimenti, il sostegno all’occupazione e una maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro, considerando soprattutto che, dall’inizio dell’anno, sono state 48 le morti bianche sono nella regione Lombardia.

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