«William Gladstone, ex primo ministro inglese, disse che nemmeno l’amore ha fatto impazzire tanti uomini quanti ne ha fatti impazzire il denaro». È la parola dell’anno quella ripresa dal Direttore Generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, che inaugura il Laboratorio delle idee, il ciclo di incontri che l’Università Iulm ha organizzato nel cinquantesimo dalla fondazione. Il Rettore Gianni Canova ha introdotto la relazione del Direttore Generale, dal titolo “che cos’è il denaro?”, presentando le tante iniziative dell’ateneo sul tema. «Nei prossimi giorni – ha dichiarato Canova – pubblicheremo sul nostro sito una serie di iniziative artistiche e letterarie rivolte agli studenti. Faremo anche uno spettacolo teatrale e di magia incentrate sul denaro».
Tra storici, antropologi ed economisti il dibattito sull’origine del denaro divide chi pensa sia nato dal basso, come piccoli focolai, e chi invece ritiene che il denaro sia stato calato dall’alto. «Nel mio piccolo – ha spiegato Rossi – propongo questa storia, senza alcun documento, ma usando la logica: il concetto di denaro deve essere nato nella preistoria. Supponiamo che un bel giorno un cavernicolo abbia cacciato più del necessario. A quel punto decide di cedere l’eccesso a un suo vicino meno fortunato: a lui quel bene lo dà sapendo che in futuro, magari a parti invertite, l’altro gli restituirà il cibo con un sovrappiù, l’interesse. Questo è denaro perché il cavernicolo si mette nella condizione di poter soddisfare un desiderio o un bisogno futuro, magari ignoto. E al tempo stesso fa anche l’interesse collettivo».
Da Direttore Generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi ha risposto anche a un’altra domanda. Perché le banche godono da sempre di cattiva reputazione? «Sono attori intermediari tra creditori e debitori. Soggetti, questi ultimi, in conflitto tra loro. I primi vogliono che gli interessi siano alti, gli altri sperano siano bassi. Entrambi hanno posizioni legittime. Chi sta in mezzo, le banche, riceve critiche dagli uni e dagli altri. Ed ecco perché vengono bastonate dall’opinione pubblica».
Nel suo intervento Salvatore Rossi, autore del libro Oro, ha citato diversi autori tra economisti e filosofi che hanno approfondito l’origine del denaro. Secondo l’israeliano Yuval Harari il denaro non richiese alcuno sviluppo tecnologico, ma portò verso una rivoluzione mentale. Per il Direttore Generale della Banca d’Italia, «il denaro ha insegnato all’uomo a pensare il divenire del tempo. L’uomo lasciò così la barbarie dell’immanenza. Fu un salto evolutivo fondamentale, forse più importante della scoperta del fuoco».
La Scuola di Giornalismo Iulm ha dedicato alla parola dell’anno il nuovo numero di MasterX. Oltre all’intervista a Salvatore Rossi il periodico affronta il denaro nel mondo del cinema, dello sport e del linguaggio. Denaro non è soltanto metallo, ma anche moneta virtuale come spiegato in un nostro approfondimento. Ma può esistere una città o un Paese senza denaro e monete? Su MasterX troverete la risposta.