Regionali 2023: la parola ai giovani

Il prossimo 12 e 13 febbraio i cittadini lombardi sceglieranno il nuovo Consiglio e il Presidente della Regione. I temi caldi che hanno caratterizzato tutta la campagna elettorale per le prossime regionali sono stati quelli della sanità, dei trasporti, del sostegno alle imprese e dei problemi ambientali.

Durante questa corsa, quanto spazio è stato dedicato ai bisogni dei giovani e come la politica sta lavorando per aiutarli a costruire il loro futuro? Cinque candidati under 35 delle tre coalizioni in lizza raccontano cosa significa fare politica da giovani per i giovani. 

Manifesti elettorali a Milano per le elezioni regionali 2023
Manifesti elettorali a Milano per le elezioni regionali 2023

Matteo Bestetti (35 anni, Fratelli d’Italia), Lorenzo Piscina (32 anni, Lega Salvini Premier), Lorenzo Pacini e Paolo Romano (entrambi 26 anni, PD), Chiara Gregoretti (23 anni, Azione) si candidano a rappresentare una fetta di popolazione che comprende 1,73 milioni di ragazze e ragazzi e costituisce il 17,3% del totale dei residenti in Lombardia (elaborazione dei redattori dei dati sul censimento permanente ISTAT del 2020). Una categoria eterogenea per provenienza sociale, cultura, valori, ideologia, ma nella quale tutti condividono gli stessi bisogni e le stesse problematiche.

CHI NON LAVORA, NON FA L’AMORE…

In Lombardia, il tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-24 anni è al 22% (dati Uil), mentre il 17,4% dei giovani tra i 15 e i 29 anni fa parte dei cosiddetti NEET, ossia coloro che non lavorano, né studiano, né sono inseriti in un percorso di formazione (dati Istat).

Samuele Piscina

Per fronteggiare questa situazione, i partiti propongono idee diverse. Dalla coalizione di destra, Samuele Piscina sottolinea la necessità di lavorare sull’orientamento degli studenti e sulla ri-formazione dei disoccupati in modo da incrociare meglio le richieste di un mercato dove mancano tecnici e professionisti.

Lorenzo Pacini, al contrario, ritiene che una componente importante del fenomeno NEET sia la mancanza di offerte di lavoro di qualità: «I giovani non studiano e non lavorano perché trovano solo contratti e salari da fame. Così preferiscono restare a casa piuttosto che andare a lavorare a queste condizioni».

Lorenzo Pacini

La soluzione: maggiori controlli contro precarietà e sfruttamento e promozione di nuove forme di lavoro, sul modello del “Patto per il lavoro e per il clima” dell’Emilia Romagna. Un progetto che coniuga ambientalismo (decarbonizzazione e diffusione di energie rinnovabili), investimenti (in ricerca), e che mira, tra le altre cose, a far scendere i NEET sotto al 10%.

 

Chiara Gregoretti

Alternativa la proposta del Terzo Polo, che attraverso la creazione di un assessorato unico per le politiche giovanili vuole far comunicare tra di loro i dicasteri, al momento divisi, del lavoro, dell’istruzione e dello sviluppo della città metropolitana. Un provvedimento che andrebbe rafforzato, secondo Chiara Gregoretti, con la creazione di «nuova occupazione giovanile, anche attraverso bandi specifici, in tutti i settori del Green New Deal e dell’economia circolare, con il potenziamento e lo sviluppo di strategie nazionali in questa direzione e con l’incentivazione della formazione post universitaria e la ricerca».

A parte la questione stage e tirocini. Lunedì 30 gennaio, il PD di Majorino ha manifestato sotto Palazzo Lombardia per chiedere una legge regionale che alzasse a 800€ la paga minima per gli stage (al momento è di 300€) e che ne limitasse l’attivazione ai soli 6 o 12 mesi successivi alla fine del corso di studi, del diploma professionale o del corso di laurea. Proposta condivisa anche da Gregoretti, che ha sottolineato come a tal proposito si possano utilizzare i fondi del PNRR. La candidata di Azione ha posto anche l’accento sulla necessità di rendere stage e tirocini più coerenti con le competenze e le conoscenze degli studenti, favorendo una maggior uso del portale Almalaurea da parte delle aziende che cercano tirocinanti.

Marco Bestetti

Una regolamentazione migliore della pratica degli stage è auspicata anche da Marco Bestetti, soprattutto sotto l’aspetto della durata di questa forma di lavoro e dei termini di accesso: stage e tirocini «devono rimanere occasioni di formazione professionale e di avvicinamento al mondo del lavoro, ma non devono essere contratti di lavoro mascherati sine die o con possibilità di essere abusato».

PER FUORISEDE (E NON): CASA ACCESSIBILE E TRASPORTI SCONTATI

I giovani under 35 non sono solo quelli che si stanno affacciando al mondo del lavoro. Molti stanno ancora studiando, spesso da fuori sede. Milano è la città più cara d’Italia e la quarta in Europa per il costo degli affitti: 725€ al mese per una stanza privata, 1853€ al mese per un bilocale (dati di HousingAnywhere, la piattaforma di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande d’Europa).

Paolo Romano

Tutte le forze politiche ritengono necessario aumentare l’offerta di immobili per abbassarne i prezzi. In questo senso, immettere sul mercato case popolari sfitte, riqualificare e assegnare le case Aler, recuperare edifici dismessi, anche con collaborazioni tra pubblico e privato, sono le risposte immediate. In aggiunta, Paolo Romano propone l’istituzione di un fondo di garanzia per gli affitti (in modo da tutelare i proprietari da inquilini morosi), un aumento delle imposte sulle abitazioni lasciate volontariamente sfitte e una stretta sugli affitti brevi. Samuele Piscina punterebbe invece su una semplificazione delle procedure che regolano l’housing sociale. Secondo il candidato leghista, i prezzi di vendita decisi dal comune di Milano renderebbero la costruzione di abitazioni di questo tipo sconveniente per gli imprenditori.

L’altra faccia della medaglia quando si parla di diritto allo studio e di case sono i trasporti. Nell’occhio del ciclone è Trenord. La joint venture paritaria tra Trenitalia e Gruppo Ferrovie Nord Milano S.p.A. è criticata da più fronti per la poca affidabilità dei treni, spesso in ritardo o cancellati. Il centro sinistra chiede l’introduzione di riduzioni sugli abbonamenti per studenti e giovani, che adesso pagano quanto tutte le altre categorie di utenti. Il Terzo Polo si differenzia proponendo una gara pubblica europea per l’affidamento del trasporto pubblico regionale, sulla scorta degli esempi di Francia e Germania che, a seguito di bandi del genere, hanno migliorato il loro servizio di trasporto pubblico sia in senso di efficienza sia in senso di impatto ambientale. «In questo momento non ci sono molte altre alternative – ha dichiarato Gregoretti – Lasciarlo a Trenord non è la soluzione e i soldi per migliorarlo in Regione purtroppo non ci sono».

NON PIÙ SOLO MEDICO, ORA SI VUOLE ANCHE LO PSICOLOGO DI BASE

Uno dei temi più sensibili e discussi è quello della sanità dal momento che proprio con queste elezioni è in atto la ricostruzione della rete territoriale sanitaria smantellata dalla riforma precedente. L’importanza di tutelare la salute mentale è un bisogno fortemente condiviso anche da tutte le coalizioni. 

C’è una crescita esponenziale dei casi di depressione, disturbi alimentari e di giovani che fanno uso di psicofarmaci. Nonostante questi dati, il 31 dicembre scorso, la Camera dei deputati ha ufficialmente bocciato il bonus psicologo all’interno della Manovra di bilancio. L’ennesima dimostrazione di quanto si sia capito ancora poco dell’emergenza che ruota attorno al disagio della mente e dell’impatto che gli ultimi due anni di pandemia hanno avuto e stanno avendo soprattutto su giovani e giovanissimi. La soluzione proposta dalle coalizioni è quella di assegnare ad ogni paziente che necessita di supporto psicologico, oltre al medico di base, anche uno psicologo di base. L’auspicio è che il prossimo governo regionale investa il finanziamento economico necessario per attuare questo supporto. 

Francesca Daria Boldo

Nata e cresciuta tra le Dolomiti Bellunesi, Patrimonio UNESCO, classe ’96. Scorpione di segno e di fatto: empatica, estroversa ed energica (un po' rivoluzionaria). Laureata in Filosofia e specializzata alla magistrale di Editoria e Giornalismo all’Università degli studi di Verona, collaboratrice del quotidiano scaligero L’Arena e giornalista praticante per MasterX. Fin da piccola, annotare su un foglio bianco il mio punto di vista sul mondo e interrogarmi su mille perché è sempre stato il mio passatempo preferito e lo è anche adesso. La mia ambizione? Diventare una giornalista televisiva. Quando? Senza fretta ma senza sosta.

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