E’ stato identificato il conducente della Volkswagen Golf protagonista del folle inseguimento dello scorso 23 gennaio tra Desio e Milano: si tratta di un cileno di soli 15 anni, logicamente privo di patente. Il ragazzo è stato fermato dalle forze dell’ordine nella notte tra l’1 e il 2 febbraio assieme a due compagni di fuga: un altro 15enne cileno e un 20enne cubano. Il quarto individuo a bordo della macchina, anche lui minorenne, era invece già stato bloccato a seguito dell’episodio incriminato. I tre minori sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, guida pericolosa, danneggiamenti e ricettazione, mentre il 20enne è finito in manette.
I quattro dovranno ora rendere conto anche degli arnesi atti allo scasso rinvenuti all’interno dell’automobile rubata con cui avevano sfrecciato a oltre 120 chilometri orari lungo le strade del capoluogo lombardo. A giudicare dai 3mila euro in contanti e dai gioielli d’oro presenti nell’abitacolo, il fondato sospetto degli inquirenti è che la banda fosse dedita a effettuare furti negli appartamenti della Brianza. Il che spiegherebbe la reazione avuta del 15enne alla guida della Golf una volta sentitosi oggetto delle attenzioni di una pattuglia in borghese. La corsa di venti chilometri, le precedenze non rispettate, i semafori rossi ignorati su tutta la linea. Il tutto senza mai alzare il piede dall’acceleratore, in barba alla sicurezza degli altri utenti della strada.
A determinare la fine dell’inseguimento (che nel frattempo aveva coinvolto una decina di auto dei carabinieri del nucleo radiomobile e della polizia) era stato il danneggiamento di una ruota della Golf probabilmente dovuto all’impatto contro un marciapiede nei pressi del parco Trotter. Da lì, i malviventi si erano dati alla fuga a piedi.
Per il primo, bloccato in via Padova, la latitanza si era conclusa sul nascere. Per gli altri, invece, è stata questione di una decina di giorni. (av)