La vendita dell’area di piazza d’Armi, in zona Forze Armate, pare essere sempre più vicina dal momento che Invimit, società di gestione del risparmio interamente controllata dal ministero delle finanze, ha avviato la procedura di vendita online.
«Si tratta di una importante operazione immobiliare – si legge in una nota di Invimit – che potrà ridare una nuova opportunità di valorizzazione e sviluppo ad una strategica area di Milano».
L’ex deposito con magazzini ad uso militare ha un potenziale edificatorio di circa 270 mila metri quadrati e una superficie totale di circa 38,7 ettari. La procedura di vendita si svolge completamente online: chi è interessato a valutare tutte le condizioni ed eventualmente proporre un’offerta deve registrarsi per accedere ad una data room riservata di cui, al momento, non è possibile conoscere alcun dettaglio.
Un passaggio necessario, nonostante il forte interessamento manifestato negli ultimi mesi da parte dell’Inter che vorrebbe realizzare proprio su quel suolo sia la “cittadella” con i campi d’allenamento che la nuova sede sociale. La proposta del club di Suning limiterebbe il verde pubblico rispetto al Piano di Governo del Territorio (che lo fissa al 50%), ma questo dato sarebbe superabile offrendo al pubblico la possibilità di utilizzare alcune strutture sportive nei giorni in cui l’Inter non ne necessiterebbe.
Dal fronte opposto, contro ogni genere di ipotesi di “speculazione“, come loro la definiscono, l’associazione delle Giardiniere è scesa in campo per tentare di impedire ogni altra idea che non sia quella di una grande parco ‘produttivo’. Un enorme polmone verde da salvaguardare e da rendere fruibile, senza intaccare l’ecosistema che è venuto a formarsi nel tempo.
Nel frattempo, in un’area marginale rispetto al complesso di piazza d’Armi è sorta una vera baraccopoli dove vengono anche svolte attività illegali. Insomma, prima di farci qualunque cosa, i terreni andranno seriamente bonificati. (al)