«San Siro è una struttura di grande fascino ma non è all’altezza degli stadi di altre città internazionali». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aggiungendo, inoltre, che il Milan sta cercando un posto dove poter costruire un nuovo impianto. Si riapre, dunque, il capitolo riguardante un nuovo stadio in città.
Una prima manifestazione d’interesse dei rossoneri (con relativo progetto per la costruzione di una nuova casa calcistica), coincisa con l’ultimo periodo della proprietà di Berlusconi, per l’ex zona Portello, a due passi dalla nuova sede societaria, è poi svanita per un litigio legato alle bonifiche della zona. Negli ultimi tempi sembrava che Milan e Inter stessero concentrando le loro forze sulla ristrutturazione di San Siro pensando all’eliminazione del terzo anello e alla realizzazione di spazi commerciali e di ristorazione per tenere vivo lo stadio sette giorni su sette.
Ma anche questi ragionamenti procedono a rilento. E probabilmente nessuna delle due società può permettersi di tergiversare per anni in attesa di modernizzare il Meazza: altrove, in Europa, le società di calcio fatturano moltissimo grazie alle entrate dello stadio, in Italia questo non accade.
«Ai milanesi dico che proverò a lavorare per trovare soluzioni sulle aree per lo stadio del Milan fino alle vacanze estive, poi dirò che ci abbiamo provato – ha dichiarato Sala -. Un nuovo stadio potrebbe anche fare comodo alla città». Da qui a luglio o agosto, dunque, Milan e Comune di Milano potrebbero trovare insieme un’area per il nuovo stadio. Residenti permettendo: al Portello si erano messi sulle barricate per cercare di impedire che il Diavolo rossonero avesse il via libera. (al)