Milano è la regina degli stipendi in Italia. Secondo una ricerca effettuata dal Geography Index dell’Osservatorio JobPricing, la metropoli lombarda svetta per retribuzione annua lorda con una media di 34mila euro, circa 2000 in più rispetto alla provincia di Monza e Brianza, classificatasi al secondo gradino del podio. Al netto di trattenute e imposte, un lavoratore milanese percepisce in media 1900 euro al mese, a fronte dei poco meno di 1600 della media nazionale.
A livello nazionale il primato è sempre di matrice lombarda, con una Ral (retribuzione annua lorda, ndr) che si attesta sui 31.692 euro, seguita a ruota da quella del Trentino, che raggiunge i 30.500 euro, e che ha nella provincia di Bolzano il territorio più proficuo. Un divario che si allarga se confrontato con i dati del Sud Italia, dove si registra una Ral media di 26.000 euro. Il fanalino di coda è rappresentato dalla Calabria, regione in cui i lavoratori guadagnano circa il 20% in meno rispetto a quelli meneghini.
Un dato interessante è emerso per quanto riguarda l’Ict Demand Manager, il dirigente d’azienda che cura l’innovazione tecnologica. Una figura che risulta essere la maggiormente retribuita del panorama di Milano e hinterland. Negli ultimi due anni lo stipendio dei manager dell’hi-tech è lievitato del 15%, raggiungendo una Ral media superiore ai 54mila euro. Una statistica derivante da un mercato del lavoro che si è adeguato progressivamente alla scelta di un numero crescente di aziende interessate a investire su Milano.
(m.m.)