Milano si appresta a introdurre un sistema innovativo di monitoraggio del traffico grazie all’intelligenza artificiale (AI). L’Agenzia mobilità ambiente e territorio (Amat) del Comune ha condotto a febbraio 2024 un test riuscito in viale Monza. È stata installata una telecamera dotata di un algoritmo in grado di rilevare e classificare auto, furgoni e veicoli con targa.
Fin qui niente di nuovo. Ma la nuova telecamera intelligente riesce anche a monitorare le biciclette, i monopattini e persino i pedoni. Vediamo tutti i vantaggi di questa tecnologia, e scopriamo se e quali rischi per la privacy comporterà per i milanesi.
Un nuovo tipo di sorveglianza
Il sistema di intelligenza artificiale, sviluppato in collaborazione con la società Rina, rappresenta un passo avanti rispetto agli attuali metodi di monitoraggio del traffico. I sistemi attuali si basano sulle telecamere di Area C e Area B, in grado di rilevare solo i veicoli con targa.
Grazie all’intelligenza artificiale, è possibile conteggiare e classificare i flussi di traffico con una accuratezza prima impossibile. Come si legge nel comunicato di Amat, «sono stati conteggiati tutte le classi di passaggi (persone, automobili, motocicli, ciclisti, van, camion, monopattini, autobus) in una determinata fascia oraria».
E per quanto riguarda la privacy delle persone? La nuova telecamera è stata certificata come Trustable AI (Intelligenza Artificiale Affidabile) da Rina. L’attestato garantisce il rispetto dei principi etici come il rispetto dell’autonomia umana, la prevenzione dei danni, l’equità e la massima trasparenza.
«I risultati ottenuti da questo test hanno dimostrato che il modello implementato è efficace nel conteggio e classificazione dei flussi veicolari – continua il comunicato Amat -, assicurando al contempo il rispetto dei requisiti di privacy indispensabili per il trattamento dei dati».
Stando a quanto riferisce la società, il documento prodotto dalle telecamere sul conteggio dei flussi non contiene informazioni personali come facce, targhe o indicazioni di tipo razziale, economico o personale, garantendo così la piena tutela della privacy dei cittadini.
Ma rimane un punto di domanda sulle informazioni contenute nelle registrazioni che – stando alle immagini riportate nel comunicato – sarebbero potenzialmente in grado, anche in un prossimo futuro, di registrare informazioni aggiuntive sui volti o sui mezzi di trasporto.
Tra vantaggi e rischi per la privacy
Uno dei vantaggi chiave della nuova telecamera per Milano è la capacità di “auto apprendere”. Se in futuro dovessero essere introdotti nuovi mezzi di trasporto alternativi – come è successo da qualche anno con i monopattini elettrici – il sistema sarebbe in grado di imparare a riconoscerli senza una nuova programmazione manuale.
L’utilità pratica di questo modello risiede nella sua capacità di fornire simulazioni più accurate e dettagliate per valutare l’impatto di eventuali modifiche al traffico. Come ad esempio per l’introduzione di nuove rotonde, sensi unici, zone a traffico limitato o aree pedonali. Grazie all’intelligenza artificiale, il Comune potrà prendere decisioni più informate, considerando tutti gli utenti della strada e non solo i veicoli con targa.
Il software, seppure promettente, è ancora in fase sperimentale. Ma potrebbe presto diventare uno strumento cruciale per la gestione e la pianificazione della mobilità cittadina, contribuendo a dirimere le controversie sui futuri interventi relativi al traffico.