Le questioni di genere nelle Università milanesi

La rappresentazione delle questioni di genere negli atenei milanesi è fondamentale per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza.
Dalle iniziative di normalizzazione, come l’accesso agli assorbenti gratuiti, alle politiche di carriera-alias e all’uso di un linguaggio inclusivo. L’obiettivo è educare e valorizzare le diverse identità di genere.

Le parole di un esperto

«Ogni persona vuole essere riconosciuta, vuole sentirsi parte di qualcosa. Tutte le proposte fatte dalle università di Milano che hanno questo fine sono, a mio parere, importantissime. Garantire assorbenti, carriere alias e l’utilizzo di un linguaggio inclusivo fa parte di quello che viene definito ‘comportamento di genere’ ed è di fatto educazione».

Il punto di vista di uno psicologo

Queste le parole della Psicologa Francesca Palermiti che ha sottolineato l’importanza di rispettare le esigenze di normalizzazione delle persone.

Secondo la sua visione, quando si ignora una richiesta di questo tipo, si finisce per amplificare gli aspetti che si cercavano di minimizzare, innescando un effetto boomerang.

Se fosse consentito a ogni individuo di esprimersi liberamente e di essere accettato per ciò che è non ci sarebbe la necessità di azioni speciali per compensare le disuguaglianze.

L’azione dell’Unione Europea

Per portare avanti ideali di inclusione e appartenenza l’Unione Europea si impegna da anni a recepire le indicazioni dell’European Institute for Gender Equality (EIGE).

L’obiettivo è implementare strategie innovative volte al cambiamento culturale e alla promozione delle pari opportunità sia nelle università che nei centri di ricerca.

Con questi propositi è nato il GEP: Gender Equality Plan.
Il piano definisce i programmi degli atenei pubblici italiani. Si mira a introdurre una prospettiva di genere per contrastare le disuguaglianze tra donne e uomini.

GEP- Gender Equality Plan dell’Unione Europea

Questa azione è diventata necessaria per valorizzare le diverse sensibilità e competenze presenti nelle comunità universitarie.

Tra gli obiettivi principali c’è la realizzazione di un ambiente accademico inclusivo e rispettoso delle differenze.

 

Le iniziative delle Università milanesi

Sono già due gli atenei italiani che si sono distinti per aver condotto una rivoluzione, dimostrando concretamente il loro impegno.
Da pochi mesi le Università Statali di Padova e Milano sono riuscite a garantire assorbenti gratuiti per le studentesse e il personale.

Secondo l’Associazione Studentesca della Statale di Milano, Unisì, che ha portato avanti l’iniziativa, si tratta di un’azione che rappresenta una misura di civiltà.
Non solo per le studentesse dell’ateneo, ma anche per l’intero corpo docenti e amministrativo.

Già alla fine del 2020 l’Università era stata la prima in Italia a installare distributori di assorbenti a prezzi calmierati. Il progetto è stato poi rilanciato a gennaio 2023, ma con una novità.

Sono stati forniti dei ‘kit di cortesia’ gratuiti contenenti assorbenti, fazzoletti disinfettanti, cerotti e garze, seguendo l’esempio dell’ateneo veneto.

Distributore di assorbenti gratuiti

Nonostante le difficoltà con la governance per individuare un fornitore disposto a sostenere l’iniziativa, l’Associazione è riuscita nel suo intento.

È riuscita far capire al Senato Accademico l’importanza degli assorbenti al pari del sapone per le mani e della carta igienica.

Il presidente di UniSì, Pietro Radaelli, ha spiegato: «Negli ultimi anni, abbiamo dedicato grande impegno alle questioni di genere e all’attivazione della carriera-alias. Siamo stati tra i primi atenei a introdurla tra il 2018 e il 2019».

Questa pratica riguarda l’anagrafica di studenti e studentesse in fase di transizione di genere. Consente loro di scegliere l’identità con cui desiderano essere riconosciuti all’interno dell’ambiente accademico.
Anche prima di effettuare il cambio ufficiale dello stato civile, è possibile optare per una carriera universitaria come maschio o femmina.

La scelta viene rispettata sia nella documentazione universitaria sia nelle procedure amministrative.
Inoltre, è stata implementata una strategia mirata a favorire l’inserimento delle studentesse nelle facoltà STEM fornendo ulteriori supporti e risorse specifiche.

Il caso del Politecnico

Il dibattito sulle questioni di genere e in particolare sul fornire un kit con assorbenti ha animato anche le recenti elezioni studentesche del Politecnico di Milano.

Una delle liste di rappresentanza aveva avanzato la proposta di distribuire gratuitamente assorbenti all’interno dell’ateneo.
L’idea, però, è stata respinta dalla maggior parte delle altre liste e dall’amministrazione del Politecnico, che l’ha giudicata troppo onerosa.

L’ateneo è noto per essere un’università orientata verso ambiti altamente tecnici.
Di conseguenza, molte associazioni studentesche concentrano le loro richieste su questioni diverse da quelle di genere o di pari opportunità.

La sede di Bovisa del Politecnico di Milano

Attualmente l’unica politica relativa alle pari opportunità riguarda l’implementazione di un programma di borse di studio rivolto alle studentesse.

La notizia ha immediatamente suscitato polemiche. Infatti, alcune borse sono state assegnate ad aziende ritenute non particolarmente etiche. Tra queste, Leonardo, che opera da anni nel settore della sicurezza e della difesa.

L’assegnazione di queste borse di studio ha sollevato preoccupazioni tra studenti e docenti. Secondo molti è necessaria una maggiore coerenza tra gli ideali etici e il sostegno finanziario fornito alle studentesse.

Di fronte a queste critiche, il Politecnico si è difeso. Ha sottolineato il bisogno di stabilire collaborazioni con aziende che operano in diversi settori, per offrire maggiori opportunità di stage e lavoro.

L’inclusività dell’Università IULM

Nonostante l’attenzione mediatica sia spesso rivolta alle università pubbliche, anche gli atenei privati dimostrano un grande impegno nel creare ambienti accoglienti e inclusivi.
L’Università IULM si impegna attivamente a promuovere la parità di genere.

Nei suoi recenti bandi di assunzione ha cercato di favorire la presenza femminile nel personale docente e amministrativo.
L’ateneo si distingue per la sua propensione al dialogo e per il sostegno a iniziative mirate all’inclusione.

La sede dell’Università IULM di Via Carlo Bo

La segreteria universitaria gestisce da tempo le pratiche di cambio di genere per studenti e studentesse transgender.

Tutte le azioni compiute dalle diverse università milanesi sono fondamentali per garantire ad ogni individuo riconoscimento all’interno dell’ambiente universitario.
Ma per creare una comunità inclusiva e rappresentativa il lavoro da fare è ancora tanto.

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