Laurea honoris causa a Magris, Iulm inaugura l’anno accademico

«Sono in un lietissimo e grato disagio, come se ricevessi una pagella alle scuole elementari». Con garbo e semplicità, Claudio Magris inizia la sua lectio magistralis in occasione della Laurea Honoris Causa in “Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza” conferitagli dall’università Iulm di Milano il 28 febbraio. Sul palco dell’auditorium presenti anche il Rettore Gian Battista Canova e alcuni illustri rappresentanti del corpo docente in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2022/2023.

Claudio Magris, la penna dei luoghi

«Il mistero è più nell’origine che nella sua fine. Dove nasce il Danubio? Nella Foresta Nera s’incontrano due fiumiciattoli. Paolo Bozzi  (un caro amico di Magris)  ha scoperto che nascono da una grondaia che pende e versa loro acqua. La grondaia la riceve da un rubinetto che perde. Dunque se si chiudesse quel rubinetto, Vienna, Bratislava e Budapest resterebbero in secca». Magris racconta sé stesso, la sua produzione letteraria e i luoghi attraversati in compagnia di amici e cari – tra cui la defunta moglie, la scrittrice Marisa Madieri: «La mia Marisa».

 

Dal già citato “Danubio” – racconti di viaggi in Europa Orientale – fino al Premio Strega del 1997 ottenuto con “Microcosmi”, una serie di racconti di luoghi quali, ad esempio, il Caffè San Marco di Trieste e i piccoli borghi della Valcellina. Magris è uno scrittore prolifico: più di 50 tra saggi, romanzi, racconti e opere teatrali.

Oltre lo scrittore

Magris è sinonimo di versatilità. Scrittore, collaboratore da mezzo secolo del Corriere della Sera, docente di letteratura tedesca all’università di Trieste e senatore – indipendente – della Repubblica italiana dal ’94 al ’96.

Non si tratta della prima laurea honoris causa per lo scrittore. L’università di Parma gli aveva conferito già nel 2019 lo stesso riconoscimento nel campo della giurisprudenza. Ma non è bastato a evitargli un certo «imbarazzo che si avverte dai miei gesti e parole», come lo stesso Magris ha confessato: non ci si abitua mai.

L’apertura dell’anno accademico 2022/2023

Il riconoscimento è stato conferito in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2022/2023. Dopo l’inno di Mameli intonato dal coro della Iulm, i saluti del sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Oggi inauguriamo un nuovo anno di studio, un impegno di crescita individuale e collettiva. È importante lavorare – aggiunge il primo cittadino milanese – per costruire una fiducia che nasce dall’accoglienza e dall’inclusività».

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

In seguito Giovanni PuglisiPresidente del Consiglio di Amministrazione Iulm – al grido di «il futuro non è più quello di una volta», ha parlato delle difficoltà che le nuove generazioni si trovano ad affrontare nella vita e nel percorso universitario.

Il Rettore dell’Università Iulm Gian Battista Canova

A inaugurare l’anno accademico, lo stesso Canova: «L’università ha una missione in più. Consiste nel fare di sé stessa il luogo capace di aiutare chi la frequenta a compiere quello scatto di fantasia che – ha chiarito il Rettore – ci fa uscire dalla logica binaria dell’automazione e ci fa pensare al plurale».

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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