L’assemblea straordinaria della società, alla quale ha partecipato il 51,01% del capitale, ha dato il via libera per l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Approvato anche il bilancio del 2021 che si è chiuso con una perdita di 2,38 miliardi di euro. Saipem rialza la testa e guarda al futuro. Il 23 maggio 2022 procederà al raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di n. 21 nuove azioni ordinarie ogni n. 100 azioni esistenti previo annullamento di n. 41 azioni proprie detenute dalla società. Inoltre, è previsto il riporto a nuovo di utili per 10.250.383,50 euro.
Il raggruppamento delle azioni
Il raggruppamento si rende opportuno quando le azioni hanno raggiunto una quotazione di borsa particolarmente bassa. Gli azionisti vedono contemporaneamente diminuire il numero di azioni in portafoglio e aumentare il loro valore, senza che ciò comporti una variazione nel valore totale dell’investimento. Credit revolving sino a 1 miliardo da organizzare entro l’avvio dell’aumento di capitale, ovvero una linea di credito rotativo utilizzata per la copertura di fabbisogni caratterizzati da importi e tempi di manifestazione non prevedibili ex ante con ragionevole certezza, e linee di credito di firma per 2 miliardi di euro daranno nuovo ossigeno alla società.
Costruire una nuova Saipem
Il via libera alla manovra finanziaria, necessaria per mantenere la medesima parità contabile delle azioni ordinarie e di quelle di risparmio, è stato deliberato durante l’assemblea del 17 maggio 2022 con il voto del 99,9% del capitale. Una volta concluse le operazioni, il capitale sociale sarà pari a 460.208.914,80 euro, suddiviso in n. 212.303.028 azioni ordinarie e n. 10.598 azioni di risparmio, tutte prive dell’indicazione del valore nominale.
Insomma, si lavora per costruire una nuova Saipem, che forse per la prima volta riuscirà ad uscire definitivamente dal guado in cui è sprofondata dopo l’ultimo allarme utili. Era gennaio quando la società ingegneristica ha scosso Piazza Affari annunciando con un comunicato a sorpresa la revisione del portafoglio ordini e il ritiro degli obbiettivi comunicati solo pochi mesi prima. La borsa, colta di sorpresa, corse a vendere e la botta da quel momento non è più stata realmente riassorbita.
Gli ultimi due trimestri
Al netto della revisione del portafoglio i due trimestri precedenti hanno registrato performance positive, gettando le basi per recuperare terreno dopo un anno difficile. Nel primo trimestre infatti i ricavi hanno raggiunto un valore pari a 1,9 miliardi, il 20% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e ci sono stati nuovi ordini per un valore di 2,3 miliardi, con un salto del 47% sempre rispetto al primo trimestre del 2021. La crisi energetica poi, che sta danneggiando le catene globali del valore, allo stesso tempo generà nuove opportunità allargando lo spettro delle attività della società.