Chi lo ha detto che il disegno è una cosa da bambini? È su questa domanda che si struttura la sesta edizione del Festival del Disegno 2021, la due giorni di Milano, per l’11 e 12 settembre, organizzata da Fabriano in collaborazione con il Comune di Milano.
L’evento si tiene al Castello Sforzesco, sia con laboratori aperti – senza prenotazione – organizzati nel cortile, sia con i workshop all’interno, su prenotazione e molto attesi, tanto che alcuni sono già andati in sold out.
Gli artisti presenti al Festival
Illustratori, acquarellisti e fumettisti. Nella settimana a cavallo tra il ritorno del supersalone e dell’Art week, a Milano anche il disegno torna ad essere protagonista, con artisti come Yocci, giapponese, che svela i segreti del Kemishibai, l’antica forma di teatro di carta giapponese; Kalina Muhova e Zuzu che mostrano come dar vita a un fumetto, e italiani come il visual designer Alessandro Bonaccorsi. Sono 30 gli appuntamenti con i disegnatori e creativi che si terranno nelle due giornate. Dal materico al digital, c’è spazio anche al disegno digitale, con l’illustratrice e youtuber Francesca Presentini conosciuta come Fraffrog, che fa quasi da madrina e che porta avanti un laboratorio di papercut.
Non solo i bambini ai laboratori
Sarebbe sbagliato pensare, però, che l’atelier allestito nelle mura nel Castello sia solo per appassionati o per i bambini, che con le matite e i pennarelli hanno più confidenza. Lo scopo del festival è quello di incoraggiare anche chi con il mondo dell’arte c’entra poco. E per stimolare le persone a continuare a disegnare anche una ciclo scolastico. «Se ci pensiamo, chi disegna più dopo le medie, a meno che non si facciano percorsi specifici?», commenta un’organizzatrice del festival. «Un evento del genere permette ai adulti di lanciarsi, anche se sono convinti di non saper tenere una matita in mano. Vedono i bambini che lo fanno e si divertono».
Perché è importante un festival del disegno?
Ogni oggetto, prima di essere stato creato, è stato disegnato, progettato. Il disegno, quindi, è alla base delle cose che ci circondano. Partendo da questa considerazione ha preso forma il Festival: conservare la connessione delle persone con il reale. Stimolando la connessione tra occhio, mente e mano. Disegnare, inoltre, è terapeutico, «ci fa calare nel qui e nell’ora – è la voce condivisa dal festival – e non nei mondi che non ci sono, quelli dell’ansia».
Con il 12 settembre però il Festival del Disegno di Fabriano non si ferma, continuando dal 13 settembre fino al 10 di ottobre in tutta Italia con 250 appuntamenti.