La commissione ambiente del Parlamento europeo ha chiesto una verifica dei locali che il governo olandese ha messo a disposizione per la sede dell’Ema. Lo conferma Giovanni La Via, relatore per la commissione ambiente del Parlamento europeo. «Ho fatto la richiesta formale oggi all’ambasciatore olandese e organizzeremo nei prossimi giorni o nelle prossime settimane un sopralluogo» ha aggiunto l’europarlamentare.
Riguardo i ricorsi presentati dall’Italia e dal Comune di Milano alla Corte di Giustizia europea, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha detto che l’Italia deve provare a ribaltare l’esito del sorteggio, data l’importanza dell’assegnazione della sede dell’Ema. «La partita non è chiusa, ma non dobbiamo farci illusioni che sia facile riaprirla» sono state le sue parole.
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha affermato che «Milano è assolutamente pronta e ha il livello più elevato possibile di offerta di servizi e accoglienza per una istituzione internazionale». Padoan ha aggiunto anche che «in ogni caso è una soddisfazione per Milano dire ‘noi siamo pronti e altri non lo sono’». Il commissario alla Salute dell’Ue, Vytenis Andriukaitis, ha però ribadito che la decisione sull’assegnazione dell’Ema è già stata presa e che il ricorso dell’Italia fa parte di un «dibattito elettorale» a cui la Commissione europea è estranea.
Duri commenti da parte dei presidenti delle Regioni Lombardia e Veneto, Roberto Maroni e Luca Zaia. «Io non faccio tanto affidamento sulla Corte di Giustizia, perché le procedure sono state rispettate, quindi non c’è stato dolo» ha detto Maroni, che ha posto l’accento sulla coesione politica che il governo italiano deve tenere per affrontare la questione. Zaia, invece, ha attaccato l’assegnazione dell’Ema ad Amsterdam, definendola una «presa in giro». (af)