La dolce vita della “gang del Torrone” è giunta al termine. Nove arresti eseguiti in giornata dagli agenti della Squadra Mobile di Cremona, coadiuvati dai colleghi di Foggia e Modena, hanno infatti messo la parola fine sull’attività della banda accusata di ventidue furti di prodotti alimentari di ingente valore commessi tra marzo e settembre 2015 in tredici diverse province del Centro e del Nord Italia. I fermati sono tutti pugliesi, residenti a Foggia, Cerignola o Modena, salvo un albanese che abita nel Cremonese. L’accusa a loro carico è di furto aggravato e associazione a delinquere. Tra i loro colpi di maggior successo, quello della notte tra il 25 e il 26 maggio ai danni della Vergani, storica ditta cremonese, alla quale vennero sottratte mandorle e nocciole per un valore stimato di circa 400mila euro. Il gruppo, tuttavia, non si concentrava solamente sul settore dolciario: altri prodotti “graditi” erano i salumi e le forme di parmigiano.
Secondo quanto riportano gli inquirenti, la gang si caratterizzava per l’utilizzo di schede sim riferibili a false utenze mobili, per una continua e maniacale bonifica ambientale dei veicoli utilizzati e per un’attenta attività di perlustrazione preliminare degli obiettivi scelti. Ben delineata era inoltre la struttura gerarchica interna: al vertice operava un 54enne che pianificava le azioni, il braccio operativo era costituito da suo figlio, suo genero e dall’albanese residente in provincia di Cremona, mentre gli altri membri avevano compiti di tipo logistico. Decisive per l’identificazione degli arrestati, le immagini degli impianti di videosorveglianza delle ditte “saccheggiate”. (av)