Milano, migliorano le condizioni del bambino con l’hashish nel sangue

Migliorano le condizioni del bimbo di 20 mesi che era stato ricoverato sabato a causa di un’intossicazione da Thc, il principio attivo dell’hashish. La struttura che lo ha in cura, l’ospedale Buzzi di Milano, ha annunciato che grazie alle sue attuali condizioni sarà trasferito dal reparto rianimazione a quello di pediatria.

Il piccolo si era sentito male sabato a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese, ma le cause sono state scoperte solo ieri dopo le analisi del sangue. Secondo le indagini iniziali fatte dalla Polizia, il padre del piccolo, di nazionalità egiziana, sarebbe un consumatore abituale di hashish.

Per quanto riguarda la madre, anch’essa straniera (romena), sembra che non abbia fatto uso della droga, togliendo così il sospetto di averla trasmessa al figlio. Secondo la versione dei genitori, il figlio potrebbe aver trovato e ingerito dell’hashish in un parco giochi. Ma su questa ipotesi gli inquirenti sono scettici.

Nel mese di settembre era capitato un caso simile a una bambina di 17 mesi, poi ricoverata all’Ospedale di Legnano. I genitori provarono a giustificarsi alla stessa maniera, ma non hanno convinto i giudici. Dopo l’indagine, la piccola è stata affidata ai nonni materni. Per il padre e la madre, invece, è stato emesso un «divieto di avvicinamento».

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