Addio a César Pelli, l’uomo che ha regalato a Milano il suo skyline

Quando si pensa alla città di Milano, compaiono davanti agli occhi immagini precise. Il Duomo con la sua “Madunina”, i Navigli in primavera, un piatto di ossubuco da gustare. E da qualche anno anche il suo skyline, con i grattacieli di Porta Nuova e il verde del Bosco Verticale, un unicum in tutta Europa.

È il nuovo volto di una metropoli che, anno dopo anno, continua a cambiare e inseguire il futuro. Era questo l’obiettivo di César Pelli,  architetto di fama mondiale, nonché tra i padri fondatori del panorama milanese, venuto a mancare sabato 20 luglio all’età di 92 anni.

 

Suo, infatti, è il progetto di Porta Nuova Garibaldi con la Torre UniCredit, che con i 231 metri (comprensivi di guglia) è il grattacielo più alto d’Italia e il ventesimo in Europa.

Inaugurato nel 2014, l’edificio è interamente ecosostenibile – costruito in vetro e acciaio – e sovrasta dall’alto Piazza Gae Auelenti. L’idea di partenza era quella di riqualificare l’area dell’ex Varesine, all’epoca dismessa, per creare una piazza italiana innovativa, con spazi pubblici, fontane rasoterra e un parco cittadino.

Tutto in perfetto stile pelliano, semplice e al tempo stesso alla costante ricerca dell’innovazione.

Torre UniCredit

 

Ma chi era César Pelli?

Argentino di Tucuman ma naturalizzato statunitense, Pelli viveva e lavorava  dagli anni Cinquanta negli USA. Era docente nella facoltà di architettura dell’Università di Yale, per la quale aveva ricoperto anche il ruolo di preside.

Considerato l’architetto dei record, ha progettato le Petronas Tower, simbolo della città di Kuala Lumpur in Malesia. Completate nel 1997, fino al 2014 sono state gli edifici più alti del mondo, con i loro 452 metri di altezza da terra –  a cui vanno aggiunti i 73 dei pinnacoli – e gli 88 piani.

Petrona Towers

 

Precedente è, invece, il Pacific Design Center di Los Angeles, realizzato nel 1971, una struttura multiuso di 1.600.000 piedi quadrati, ricoperto interamente di vetrate color azzurro.

Il Pacific Design Center di Los Angeles

Sempre in America ha realizzato il Cira Centre, il più alto edificio al di fuori della città di Philadelphia. Inaugurato nel 2005, è alto 29 piani e si estende su una superficie di 437 piedi.

A un anno dopo risale il Minneapolis Central Library, un polo culturale di quasi 34mila metri quadrati, concepito da Pelli  come “un libro aperto”: poche pareti, un numero ridotto di colonne, e un’ampia galleria racchiusa da vetro.

Il Cira centre a sinistra e il Minneapolis Central Library a destra

 

Tra i progetti più recenti c’è la costruzione della Torre de Cristal a Madrid, terminata nel 2008. Con un’altezza di 249,5 metri è il secondo grattacielo più alto della Spagna dopo la Torre Cepsa, situata nella stessa area del Cuatro Torres Business Area.

Eclettico ma mai arrogante, César Pelli vedeva l’architettura come una missione, un progetto di civiltà in grado di adattarsi al cambiamento, pur rimanendo attento alla natura e al mondo circostante.

Torre de Cristal

«Il desiderio di raggiungere il cielo, scorre profondo nella psiche umana». Quello stesso cielo che, come diceva lui stesso, voleva provare a toccare con la guglia laica della sua Torre UniCredit.

@bea_barbato on twitter

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