Manuel Agnelli, frontman del gruppo rock italiano Afterhours, e rappresentante di quella cultura musicale alternativa diffusasi nella seconda metà degli anni 90, ha ricevuto mercoledì 16 novembre – dall’Università IULM di Milano, il Master ad Honorem in Editoria e Produzione Musicale. Dopo Lucio Dalla e Roberto Vecchioni è il terzo artista a riceverlo.
Dal 1986 ad oggi, uno spirito rocker un po’…Diabolik
«Manuel Agnelli rappresenta una forma di cultura musicale – e non solo – di cui l’Italia oggi ha bisogno, primo perché non è di moda e non piace a tutti», queste alcune delle parole spese dal Magnifico Rettore dell’Università IULM Gian Battista Canova per motivare il conferimenti del diploma al musicista Manuel Agnelli. «Per il ruolo poliedrico che ricopre nel panorama musicale e culturale italiano», aggiune Canova, «per la cifra rivoluzionaria della sua musica, per lo spessore e la profondità dei suoi testi“.
Nato a Milano il 13 marzo 1966 Agnelli ha portato – insieme ai membri della sua band Afterhours nata nel 1985 – il desiderio di essere “disturbante, scorticante”, come afferma Canova. Nel 1986 il primo esce il primo album del gruppo, intitolato All the Good Children.
«Una musica che ci mette in contatto con il lato oscuro della vita e con le sue falle» afferma il Prof. Giovannetti, il quale ha pronunciato la Laudatio per il cantante durante la cerimonia di consegna del Master. Una musica che non si è fermata per tutti questi anni e che ha condotto Agnelli alla creazione del suo primo album senza Afterhours.
Milano e i sogni, che non vanno dimenticati
La città di Milano è il luogo in cui Manuel Agnelli è nato ed è al centro di un brano intitolato Milano con la peste. Al cantautore, come comprendiamo dalle sue stesse parole, non è mai interessato giudicare la città in sé: «La uso come ambientazione per un certo tipi di idee e di emozioni», racconta Manuel, «vivo qui e mi sembra anche più sincero come tipo di narrazione e più efficace».
Un cantante, tanti strumenti, il lockdown
Il suo primo album da solista, Ama il prossimo tuo come te stesso, è stato pubblicato lo scorso Ottobre, realizzato e composto durante il lockdown. Non potendosi incontrare con gli altri musicisti, Agnelli decide di dare vita a brani nei queli è lui stesso a cantare e suonare tutti gli strumenti.
Una carriera quasi quarantennale che lo ha portato ad essere cantautore, polistrumentista, produttore discografico e anche giudice di X-Factor, uno dei talent show più conosciuti in ambito televisivo. Suo è il merito di aver spinto il talentuoso gruppo rock Maneskin, ormai famoso in tutto il mondo.
«Vocalità da un timbro grave pastoso, un profilo caldo e rassicurante; all’altro estremo, l’urlo disperato, al di là della normale vocalità naturale, cambiata da dispositivi elettronici», racconta il Prof. Paolo Giovannetti, durante la sua Laudatio. Una voce e uno stile non scontato, quello di Manuel Agnelli, che insieme alla forza creativa del gruppo Afterhours è arrivato a vincere, nel 2021, il David di Donatello per il brano La profondità degli abissi, colonna sonora del film dei Manetti Bros, Diabolik.