Decisione storica in Colombia: la Corte Costituzionale ha deciso di depenalizzare parzialmente l’aborto. Da questo momento sarà quindi possibile abortire entro le prime 24 settimane di gravidanza.
La Corte Costituzionale colombiana si è espressa sull’aborto dopo che, nel 2020, cinque organizzazioni per il diritto di scelta avevano presentato due ricorsi di incostituzionalità. Ha votato così la nuova legge martedì 22 febbraio con una maggioranza di cinque voti favorevoli su nove. La sua decisione è molto importante perché crea una forte discontinuità in un paese conservatore come la Colombia.
Cosa cambia con la nuova legge
Prima di queste modifiche, in Colombia l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza era regolato da una sentenza del 2006. Era possibile abortire solo in caso di violenza sessuale, gravi malformazioni del feto e se la vita della donna era in pericolo. In tutti gli altri casi, erano previste sanzioni fino a quattro anni e mezzo di carcere.
Secondo i dati del Ministero della Salute colombiano, all’incirca 400mila donne ogni anno sono costrette ad abortire clandestinamente. E in media settanta di loro muoiono per le complicazioni derivanti dalla pratica.
Con la nuova legge, invece, accedere all’aborto sarà sostanzialmente più semplice. Chi vuole abortire potrà ricorrere infatti all’interruzione volontaria di gravidanza entro le 24 settimane dall’inizio della gestazione. Inoltre, non dovrà fornire alcuna motivazione specifica. Una grande vittoria per le attiviste del movimento «Causa Justa».
La battaglia per il diritto all’aborto
La Colombia è l’ultimo paese in ordine cronologico a depenalizzare l’aborto in America Latina. L’Argentina lo aveva infatti legalizzato alla fine del 2020 e, da quel momento, sono andati nella stessa direzione anche Messico ed Ecuador.
Il limite di 6 mesi per abortire è piuttosto esteso. Per fare un paragone, in Italia si può abortire volontariamente dopo la 12esima settimana solo in caso di grave pericolo per la donna o per la sua salute fisica o psichica.
In questo modo la Colombia si pone quindi all’avanguardia in tutto il mondo sulla questione. Anche se le associazioni femministe avrebbero preferito cancellare del tutto il reato di aborto dal codice penale.
Dopo aver preso la sua decisione definitiva, la Corte Costituzionale ha invitato il governo e il congresso a modificare la legge precedente e a fare una nuova proposta di legge in merito.
Ma la strada non è in discesa. In Colombia infatti il Congresso ha già fatto cadere 17 progetti che intendevano regolamentare l’interruzione volontaria di gravidanza. E sono già state annunciate delle proposte di referendum per annullare la sentenza appena presa dalla Corte Costituzionale.