Stesso metodo, stesso luogo ma per fortuna non stesso esito. Una ragazza si è data fuoco alle prime luci dell’alba a Vado Ligure, in provincia di Savona, nello stesso piazzale San Lorenzo dove si era suicidato il padre 47enne nel 2013.
Le ragioni del gesto non sono state ancora chiarite; secondo le prima informazioni, infatti, i carabinieri non avrebbero trovato nessun biglietto o messaggio lasciato dalla giovane. Per il momento, quindi, non è stata avanzata nessuna ipotesi concreta sui motivi che possano averla spinta a tentare di togliersi la vita. L’unica certezza sembra solo essere il tentativo di emulazione del padre ed il nuovo dramma che ha colpito la famiglia. La giovane si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco ma l’intervento immediato di Vigili del fuoco e sanitari, chiamati sul posto da alcuni testimoni lì presenti, le ha salvato la vita.
È stata portata prima all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, per poi essere trasferita al San Martino di Genova e infine al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino.
Lla ragazza è ora in coma, in prognosi riservata e con ustioni sull’80% del corpo, e il pensiero va al padre, Mauro Sari, piccolo artigiano edile, uccisosi nello stesso modo ma per problemi legati al lavoro e a precarie condizioni di salute. ù
Due mesi prima del gesto, Sari era peraltro finito sui giornali di mezza Italia perché avvistato dalle telecamere a suonare il campanello a casa di Beppe Grillo. Successivamente il fondatore del M5S lo aveva ricordato in un comizio: «Ho trovato una persona che mi ha raccontato la sua storia di imprenditore. Abbiamo passeggiato insieme e chiacchierato mezzora. Sapevo che non potevo fare niente, ma almeno l’ho ascoltato e gli ho dato il numero di telefono».