Ue, Italia da record: sono 201.591 le cittadinanze rilasciate nel 2016

Eurostat, l’ufficio dell’Unione Europea che si occupa di raccogliere dati e statistiche dai paesi dell’Unione, ha divulgato una serie di informazioni sull’acquisizione della cittadinanza nei paesi europei. I numeri risalgono al 2016 e risultano i più aggiornati. 994.800 le cittadinanze europee rilasciate quello stesso anno, mentre nel 2015 erano state 841.200. L’Italia detiene il record di paese più generoso, raggiungendo, nel 2016, le 201.591 cittadinanze, ossia il 20 per cento del totale. Segue la Spagna (150.944) e il Regno Unito (149.372).

Ad oggi la riforma proposta dalla scorsa legislatura, conosciuta come Ius soli, che dava la possibilità a chi nasce nel territorio di un certo stato di ottenere automaticamente la cittadinanza, non è ancora stata approvata. A tal proposito un adulto straniero può ottenere la cittadinanza italiana solo dopo dieci anni e dimostrando di avere un reddito sufficiente e di non avere accumulato precedenti penali. Nel 2014 sono state 1464 le richieste respinte e 740 quelle giudicate inammissibili, tra queste non sono incluse persone con permessi di soggiorno temporanei o di lungo periodo, come i richiedenti asilo e i migranti.

Questi nuovi cittadini arrivano soprattutto dall’Albania. Infatti, dai dati emerge che sono 36.920 gli albanesi divenuti italiani. Al secondo posto si posiziona il Marocco con 35.212 persone e al terzo la Romania con 12.967 ex cittadini rumeni. Fra i paesi più sorprendenti che si trovano ai primi posti c’è anche l’India (quarta con 9.527 persone) e la Macedonia, settima con 6.771 persone. In totale dunque nel 2016 l’Italia ha accordato il 13% di cittadinanze in più rispetto al 2015.

Nettamente inferiori i numeri correlati ai cambi di cittadinanza all’interno dell’Unione Europea risultando solo il 12% delle cittadinanze rilasciate nel 2016 in tutta Ue. Il motivo è banale: le leggi europee prevedono che un cittadino comunitario abbia gli stessi diritti in tutti i paesi dell’Unione. (cs)

 

 

No Comments Yet

Leave a Reply