L’odissea sembra finalmente terminata: la nave Sea Watch 3 ha attraccato nel molo di Levante del porto di Catania. L’imbarcazione della Ong tedesca, che sostava da ormai sei giorni a largo di Siracusa, è partita poco prima delle 6.00 e ha raggiunto la sua destinazione dopo circa quattro ore di navigazione.
Scene di festa al termine delle manovre di approdo, con i 47 migranti che si sono abbracciati e hanno salutato calorosamente i membri dell’equipaggio: una vera e propria passerella, con applausi per ogni richiedente asilo che scendeva dalla scaletta. Presente sulla banchina anche una cordata delle forze dell’ordine tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, oltre a un dispiegamento della Croce rossa.
Fonti investigative, al momento, escludono la possibilità del sequestro della nave che era stata paventata nei giorni scorsi. La pratica tuttavia si sposta ora sotto la gestione del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, noto per aver dato il via in passato ad alcune inchieste contro le navi umanitarie: non è sicuro che sposerà la linea di Fabio Scavone, il collega di Siracusa, che aveva precedentemente escluso la commissione di reati. Comandante ed equipaggio della Sea Watch 3 saranno ascoltati.
Per quanto concerne la redistribuzione dei migranti, una volta terminate le identificazioni i maggiorenni saranno trasferiti all’Hot Spot di Messina, dove attenderanno di conoscere le proprie destinazioni tra i Paesi europei che hanno accettato di accoglierne una quota. I quindici minori non accompagnati, tutti tra i 14 ed i 17 anni, saranno invece ospitati in alcune strutture predisposte del capoluogo etneo.
Nel frattempo, da un gruppo di avvocati del Legal Team di Torino è partito un esposto a carico del ministro dell’Interno Matteo Salvini, per iniziativa dell’associazione umanitaria LasciateCIEntrare. La procura di Siracusa è stata invitata ad indagare su molteplici profili di reato: attentato alla costituzione, abuso in atti di ufficio, sequestro di persona, violenza privata e tortura.