Fiducia e collaborazione: sono questi i due valori su cui deve fondarsi il rapporto educativo. A ribadirlo è il presidente della Commissione Cultura e Scuola della Camera, Luigi Gallo in relazione alle nuove riforme scolastiche approvate dalla Camera . «Stiamo parlando di bambini: il rapporto educativo in questa fascia di età deve fondarsi su questi due principi», ha specificato Gallo. Le regole infatti cambiano: gli alunni delle scuole elementari non potranno più ricevere ammonizione, nota sul registro, sospensione o espulsione.
L’articolo 414 del Regio decreto 1297 garantiva distinti mezzi disciplinari in relazione alle gravità delle incorrettezze comportamentali dei più piccoli. Nello specifico: «si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi disciplinari: ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico».
Adesso questo articolo non potrà più essere preso in considerazione. Dopo l’approvazione della Camera, è stato sancito un nuovo emendamento al ddl che abroga tutti gli articoli dal 412 al 414 del Regio Decreto del 26 aprile del 1928. Ma i cambiamenti non finiscono qui: nel sistema scolastico si introduce anche l’educazione civica. Con 451 voti a favore, nessun contrario e 3 astenuti, l’insegnamento sarà rintrodotto nella scuola primaria e secondaria. Alle medie e alle scuole superiori sarà argomento di esame.
«Il problema che vive il mondo della scuola rispetto al bullismo o rispetto alla violenza verso il corpo insegnante – continua Gallo- va affrontato con altre misure: molti docenti ci dicono che il lavoro fatto a scuola viene perso quando fuori c’è un ‘burrone sociale‘. Servono misure per le assunzioni di personale nelle politiche sociali e presidi di legalità sul territorio: c’è una società che rema contro rispetto al lavoro prezioso che si fa a scuola. Altrimenti, con misure come quella abrogata,ci illudiamo di avere uno strumento che poi, nella realtà, è inefficace».
Tra i nuovi obiettivi scolastici, specifica la Lega, «ci sono lo sviluppo ecosostenibile, la tutela del patrimonio ambientale e delle identità oltre che delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari».