Nonostante i gravissimi scontri di Torino, dove i manifestanti hanno lanciato bombe carta contenenti frammenti di legno e metallo contro le forze di polizia, il ministro dell’interno Marco Minniti è convinto che non ci sia il rischio di una degenerazione politica.
«Noi abbiamo una forza della nostra democrazia che ci consente di poter dire che siamo in condizione di affrontare la campagna elettorale, che è il cuore della democrazia.- ha dichiarato nel corso di una diretta Facebook – E come tale le elezioni devono essere garantite rispettando il principio di libertà e di sicurezza.»
Dal Viminale arriva comunque un’esortazione ad abbassare i toni: «Non faremo sconti a nessuno, le forze dell’ordine intervengono e interverranno per fermare l’illegalità in maniera tempestiva, come accaduto finora».
Minniti ha rinnovato la sua gratitudine verso gli uomini delle forze dell’ordine, che «in questi giorni con un impegno straordinario stanno garantendo la libertà di tutti». Ringraziamenti che sono arrivati anche dal questore di Torino, Francesco Messina, e dal sindaco del capoluogo piemontese, Chiara Appendino.
Il bilancio finale della serata di violenza è di sei agenti feriti e due persone fermate. Il corteo, composto da appartenenti ai centri sociali, studenti, anarchici e dotato di diverse bandiere di Potere al Popolo, si era originato per interrompere un comizio di Casapound tenuto in un hotel vicino al centro, ma la situazione è degenerata presto, con i manifestanti che hanno cominciato a lanciare petardi, bombe carta, sassi, bottiglie e tubi. Sono stati allontanati solo dopo diverse cariche della polizia e con l’uso di idranti per disperderli. (af)