Liberi e Uguali apre a un’intesa con il Partito Democratico in vista delle prossime elezioni regionali in Lazio e Lombardia. L’ex segretario dem Pierluigi Bersani e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sembrano avere raccolto l’appello lanciato oggi sulle pagine di Repubblica da due dei padri del Pd, Romano Prodi e Walter Veltroni.
«Nel Lazio non sostenere Zingaretti, un uomo della sinistra, è un errore, perché dobbiamo impedire che la Regione passi a Gasparri», ha scritto Rossi su Facebook. Il governatore toscano è stato più cauto sul sostegno alla candidatura in Lombardia del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: «È opportuno aprire un confronto, perché rispetto a Maroni non basta #faremeglio, come dice lo slogan Gori, ma si devono cambiare idee e politiche».
Sulla stessa falsariga Bersani, che ha parlato con alcuni giornalisti in Transatlantico alla Camera. «Stiamo lavorando», ha assicurato, «faremo di tutto. L’importante è che non sia un’ammucchiata contro la destra o un accordo tra gruppi dirigenti. Serve una proposta alternativa di sinistra rispetto a quella della destra. Altrimenti non portiamo i cittadini a votare».
Questa mattina, Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, ha presenziato al programma di Rai 3 Agorà, dove ha lasciato intendere che, se fosse dipeso soltanto da lui, una decisione sulle alleanze alle regionali sarebbe già stata presa. «Io lo interpreto in questo modo: se fosse per lui, sarebbe un “sì”», ha commentato Gori ai microfoni di Radio1. «Io credo che, se l’accordo è possibile nel Lazio, allora lo è anche in Lombardia, dove da 23 anni governa il centrodestra».