Chi deve andare all’estero per turismo potrà raggiungere l’aeroporto anche se si trova in zona arancione o rossa, anche a Pasqua. A confermarlo è una nota diffusa dal Ministero dell’Interno, che ha risposto a una richiesta avanzata nelle scorse settimane da Astoi, l’associazione dei tour operator italiani.
In base al Dpcm del 2 marzo scorso, infatti, i viaggi verso destinazioni estere sono consentiti anche per semplici motivi turistici. Lo stesso, però, non si può dire per gli spostamenti fra le regioni italiane, che restano ancora vietati, ad eccezione di motivi di lavoro, salute o urgenza, e resteranno vietati pure a Pasqua.
«Una beffa per il turismo italiano»
A sottolineare la contraddizione è stato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. «Gli hotel e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia», ha commentato il presidente dell’associazione.
Per questo, Federalberghi ha chiesto al Governo di introdurre anche in Italia il permesso di viaggiare con una certificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione oppure il risultato negativo di un test molecolare o antigenico.
L’obiettivo è quello di stabilire regole comuni per tutto il settore turistico, indipendentemente che si tratti di viaggi all’estero oppure all’interno dei confini italiani. «Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche», ha proseguito Bocca.
Le proteste degli albergatori (non solo italiani)
Proprio negli scorsi giorni, la stessa polemica ha trovato terreno fertile anche tra gli albergatori di altri paesi europei, fra cui la Germania. Nonostante l’aumento dei contagi da Covid-19 e gli inviti delle autorità a non viaggiare, nel fine settimana migliaia di turisti tedeschi sono atterrati sull’Isola di Maiorca, in Spagna, che appena due settimane fa era stata tolta dal governo di Berlino dalle zone maggiormente a rischio contagio.
La lista dei Paesi raggiungibili dall’Italia è lunga e comprende alcune delle mete turistiche europee più gettonate, fra cui Francia, Germania, Grecia, Portogallo e Spagna. Nella maggior parte dei casi, è previsto l’obbligo di sottoporsi al tampone al rientro in Italia, in Austria Usa e Regno Unito invece permane la quarantena fiduciaria per due settimane.