Prima il vertice tra il Governo e le Regioni, poi la riunione del Comitato Tecnico Scientifico. Ancora pochi passaggi e il nuovo decreto legge del 26 aprile sarà pronto per essere varato. La nuova norma, che intende iniziare il processo di riapertura delle attività economiche del Paese, sostituirà il decreto legge n. 44 dell’1 aprile, in vigore fino al 30 dello stesso mese. Restano però irrisolte alcune criticità. Su tutte al centro del dibattito resta la scuola. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbero la possibilità di pianificare orari di ingresso e uscita scaglionati per gli studenti, di potenziare i trasporti e di introdurre l’uso di tamponi salivari per rendere più snelle le procedure di tracciamento. Inserita nel d.l. anche la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2021.
Il Pass, uno strumento ancora da definire
Uno degli argomenti più dibattuti nel tavolo di confronto tra Governo e Regioni è, ancora una volta, lo spostamento dei cittadini da una regione all’altra. Palazzo Chigi conta di risolvere la questione grazie all’introduzione di un nuovo strumento, il Pass. Ancora in studio, questo lasciapassare dovrebbe permettere lo spostamento in sicurezza tra regioni rosse e arancioni. L’ipotesi, inoltre, è che il Pass possa essere utilizzato anche per partecipare ad eventi come concerti e manifestazioni sportive.
Annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e dal Ministro della Salute Roberto Speranza, il Pass sarebbe utilizzato come certificazione del fatto che il cittadino non è veicolo di contagio e può spostarsi in sicurezza. Date le numerose complessità da risolvere e i ritardi nella pianificazione, è quasi certo che il Pass non sarà presente nel decreto del 26 aprile.
Solo tre regioni in zona rossa. Liberi gli spostamenti tra le regioni gialle
Grazie all’introduzione del nuovo decreto legge del 26 aprile, sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente tra due regioni in zona gialla. Oltre alla riapertura dei confini, in queste regioni cambiano le norme anche per i ristoranti, che potranno rimanere aperti anche la sera ma solo negli spazi all’esterno. Resta il nodo di come gestire, sia per i ristoratori che per i consumatori, il coprifuoco delle 22, che, come anticipato nei giorni scorsi, verrà mantenuto.
Riaperti anche musei, teatri e cinema ma con protocolli stringenti e limiti di capienza ben definiti. Torna anche la possibilità di praticare sport, anche di contatto, all’aperto.
Intanto, dal 19 aprile, la maggior parte del Paese passa in zona arancione. Restano in rosso ormai solo tre regioni: Sardegna, Puglia e Valle D’Aosta.
Campagna vaccinale: attesa la decisione di Ema su Johnson & Johnson
Prosegue, nel frattempo, la campagna vaccinale in Italia. Al 20 aprile, sono state somministrate oltre 15 milioni di dosi in tutto il paese. In questi giorni, però, gli occhi sono puntati sull’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, la quale, entro il 21 di aprile, dovrebbe sciogliere le riserve sul vaccino statunitense Jhonson & Jhonson, al momento sospeso in via cautelativa. «Si tratta di un vaccino di cui l’Italia ha assolutamente bisogno», ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini. «Vorremmo poter disporre di tutti i vaccini che l’Europa ha acquisito, se davvero si tratta di un rischio così raro».