La riforma del MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, è stata tra i principali punti di discussione nella riunione tra i ministri delle Finanze, tenutasi ieri a Bruxelles.
Il MES è un’organizzazione intergovernativa europea attiva dal 2012 con sede in Lussemburgo: il suo ruolo è quello di fornire assistenza ai Paesi dell’Unione Europea che attraversano o rischiano di attraversare gravi problemi finanziari.
«Ancora da definire alcuni dettagli tecnici, l’intesa finale slitterà al prossimo anno», così ha sintetizzato Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo. Conferme anche dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: un accordo di principio è stato raggiunto, ma non è ancora stato finalizzato.
Il ministro ha inoltre riferito che l’Italia è riuscita a raggiungere i tre obiettivi che si era prefissata, e che chiedeva all’Eurogruppo per la riforma del Trattato sul Fondo Salva-Stati.
Il primo, arrivare ad un accordo con il Parlamento, che potrà così esprimersi prima della fine del Governo. Il secondo, la riapertura della riforma sulle Clausole di Azione Collettiva (CACs) e la sub-aggregazione dei titoli di Stato, con sostituzione Single limb (voto unico) al posto del double limb (voto doppio) per poter decidere la ristrutturazione del debito. Terzo, infine, la rimozione del riferimento ad una limitazione dei titoli di Stato detenuti dalle banche, condizione necessaria per approvare la garanzia europea per i depositi bancari.
«Sono molto soddisfatto dell’esito dell’Eurogruppo, si trattava di un passaggio molto importante, complesso, delicato, occorreva tenere conto delle prerogative parlamentari italiane, e sostenere e difendere gli interessi nazionali», ha dichiarato oggi Gualtieri.
Più lenti, invece, i passi sull’Unione Bancaria: nonostante le lunghe discussioni, non si è ancora arrivati alla definizione di una road map per la realizzazione dell’Edis, lo schema comune di garanzia dei depositi.
Le parole di Centeno confermano che ci sarà ancora tanto lavoro da svolgere durante la riunione di gennaio. Una volta terminato, il testo verrà tradotto nelle diverse lingue nel corso del primo semestre 2020, per poi essere immediatamente ratificato.