LE CINQUE NOTIZIE PIÙ IMPORTANTI DELLA SETTIMANA

l’ITALIA ANCORA DIVISA IN COLORE. «FORSE DAL PRIMO MAGGIO RIAPRONO I NEGOZI»

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute

L’Italia continua ad essere colorata. A partire da lunedì 12 aprile sono diventate arancioni sei regioni: la Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Un alleggerimento delle restrizioni rispetto alla zona rossa della settimana precedente. Parabola inversa per la Sardegna che da zona arancione passa in rossa dopo aver sperimentato la zona bianca qualche settimana fa. Con lei altre tre regioni con restrizioni severe: la Campania, la Puglia e la Valle d’Aosta. L’Rt è sceso e il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ipotizza che scendendo largamente sotto un’incidenza di 180 casi ogni 100mila abitanti le regioni potrebbero tornare a una colorazione più tenue già dal 1 maggio: “Riaprire la sera i ristoranti potrebbe essere fattibile. Non dal 1° maggio”, precisa il sottosegretario, “ma progressivamente di settimana in settimana nel mese di maggio, fino ad arrivare ai primi di giugno con una riapertura modello inglese”.

IN EUROPA SONO IN ARRIVO 50 MILIONI DI DOSI PFIZER. GLI ALTRI VACCINI SONO IN DIFFICOLTÀ

Vaccino Pfizer-BioNTech

In Europa sono in arrivo altri 50 milioni di dosi Pfizer a partire da aprile, in un momento in cui gli altri vaccini stanno subendo delle battute di arresto. Astrazeneca dopo le difficoltà degli ultimi mesi è stata definitivamente abbandonata dalla Danimarca a partire dal 14 aprile, mentre in Sicilia l’80% delle persone chiamate a vaccinarsi hanno rifiutato la dose di Astrazeneca. Il vaccino Johnson&Johnson ha subito uno stop precauzionale dall’agenzia di controllo statunitense, proprio nel giorno in cui era previsto l’arrivo delle prime dosi in Italia, il 13 aprile, a causa di rarissimi casi di trombosi. In Italia in totale sono state somministrate 13.6milioni di dosi, 4 milioni di italiani hanno ricevuto entrambe le dosi.

IL GIAPPONE VUOLE RIVERSARE ACQUA RADIOATTIVA NEL MARE

Fukushima (Giappone)

A 10 anni esatti dall’incidente nucleare a Fukushima, il governo giapponese ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico l’acqua contaminata fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati. La notizia arriva direttamente dal premier Yoshihide Suga, decisione a cui si è opposta l’opinione pubblica, ma anche l’industria della pesca e dell’agricoltura locale, i primi settori a subire le conseguenze della decisione del governo giapponese. La Cina ha esortato il Giappone a non rilasciare in mare l’acqua radioattiva. Il 14 aprile, Seul invece ha impugnato la decisione giapponese.

GLI STATI UNITI SI PREPARONO A FINIRE LA GUERRA IN AFGHANISTAN

Antony Blinken, segretario di Stato degli Stati Uniti

11 settembre 2021. È la data simbolo stabilita dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per mettere fine alla guerra più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti: quella contro i talebani. A 20 anni dagli attentati, verranno ritirati dall’Afghanistan i soldati americani ancora presenti. Una notizia anticipata il 13 aprile dal Washington Post e confermata dal capo della diplomazia americana, Antony Blinken, al suo arrivo alla sede della Nato a Bruxelles. Durante la videoconferenza con i suoi omologhi e i ministri della Difesa dei 30 Paesi membri della Nato, Blinken ha anche affermato che gli Stati Uniti lavoreranno a stretto contatto con i propri alleati per un ritiro coordinato.

UEFA CONFERMA ROMA PER EURO2020

Stadio Olimpico di Roma

«Roma pienamente confermata come sede per il torneo Euro2020». Era la notizia tanto attesa dall’Italia e confermata da un comunicato della Uefa. Una nota che arriva il giorno dopo l’ok dell’esecutivo guidato da Mario Draghi all’apertura parziale dell’Olimpico per il 25% della capienza totale. La Uefa ha concluso la nota rivolgendosi ai tifosi interessati alle partite di Roma, sottolineando bisognerà tenere presente che «non saranno concesse esenzioni, per eventuali restrizioni di viaggio in vigore, per le persone che arriveranno da altri Paesi».

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Federica Ulivieri

Nasce sulla costa Toscana e si laurea magistrale in Storia Contemporanea a Pisa. Vola nelle lande desolate dello Yorkshire, dove inizia a occuparsi di traduzione. Un inverno troppo rigido la fa tornare in Italia, un po' pentita di averla lasciata. Le piace scrivere di esteri, con una predilezione per l'Africa. Ha recitato a teatro per 15 anni e ha una grande passione per i fumetti, le piace leggerli, scriverne e disegnarli: è infatti anche una vignettista di attualità.

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