Giornata storica per i rapporti tra Vaticano e Turchia con la visita del presidente Tayyip Erdogan a Papa Francesco. Non accadeva da 59 anni che un capo di Stato di Ankara si incontrasse con un pontefice. In meno di 24 ore il leader turco ha incontrato anche il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Gentiloni prima del suo rientro in Turchia.
Durata 50 minuti, l’udienza concessa da Papa Francesco a Erdogan ha interessato in primo luogo la questione di Gerusalemme come capitale di Israele dopo la decisione di Trump sullo spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv alla Città Santa. In dono al premier turco, il Pontefice ha consegnato un medaglione raffigurante un angelo. «È il simbolo di un mondo basato sulla pace e sulla giustizia», ha specificato Francesco.
Coinvolto in Medioriente nell’operazione militare “Ramo d’ulivo” contro i curdi siriani, in Italia Erdogan ha ricevuto diverse critiche dal mondo della stampa, delle associazioni e della politica. Si è registrato un ferito a seguito degli scontri tra polizia e manifestanti che puntavano a raggiungere piazza San Pietro con slogan di denuncia contro il presidente turco. «Mi vergogno che l’Italia ospiti il rappresentante di un regime estremista e sanguinario», è intervenuto il segretario della Lega Salvini, mentre anche la Federazione nazionale stampa italiana ha scritto a Mattarella perchè chiedesse conto ad Erdogan della questione dei diritti umani.
Dopo un colloquio «franco e rispettoso» con Mattarella, secondo quanto dichiarato in una nota del Quirinale, il presidente turco è stato infine ricevuto a Palazzo Chigi dal premier Gentiloni affiancato dai ministri Alfano, Pinotti e Calenda. (a.d)