Consultazioni, M5S insiste su chiusura a Forza Italia. Pd: «Basta tattiche»

È soprattutto lo scontro tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle a tenere banco nella prima giornata del secondo giro di consultazioni: da un lato, infatti, i grillini chiedono che Silvio Berlusconi si faccia da parte e rifiutano qualsiasi ipotesi di governo in cui sia coinvolto; dall’altra, gli azzurri continuano a invocare una pari dignità di trattamento per tutti i componenti dello schieramento di centrodestra.

«Se continuasse il gioco delle tattiche politiche, la richiesta di cambiamento emersa dalle elezioni sarebbe disattesa». Così si è espresso Matteo Salvini, leader della Lega, al termine della giornata di consultazioni di giovedì 12 aprile. «Ci aspettiamo dalle altre forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle, altrettanta responsabilità nei confronti del paese», ha ribadito. Infine, Salvini ha commentato anche la situazione siriana: «Pur ribadendo la lealtà all’alleanza Atlantica, siamo fortemente contrari a qualsiasi azione unilaterale».

Silvio Berlusconi ha ribadito la solidità assoluta della coalizione di centrodestra al termine del suo incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella: «È compattissima.»  La delegazione del Pd, invece, ha sostenuto nuovamente con il capo di Stato il suo ruolo di minoranza. «Occorre che le forze che hanno prevalso la smettano con le tattiche, i personalismi estremi e la grande incertezza che stanno generando.» ha detto Maurizio Martina, segretario reggente del partito Democratico. «Il paese ha bisogno di scelte chiare: chi ha prevalso deve dire cosa vuole fare.» ha aggiunto.

«Chi ha avuto più voti ha il diritto e il dovere di governare.» ha detto Emma Bonino, in rappresentanza del Gruppo Misto, mentre Beatrice Lorenzin ha chiarito che Civica Popolare non voterebbe la fiducia ad un governo di centrodestra. Maurizio Lupi di Noi con l’Italia sostiene la necessità di un centrodestra unito: «Dividerlo sarebbe un gravissimo errore, con veti da parte di un partito che non ha vinto le elezioni.»
Infine Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, ha ribadito la posizione del suo partito: evitare i personalismi e trattare i temi più urgenti del paese: tutela del lavoro, lotta alla povertà, welfare e diritti civili.           (af)

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