Maurizio Landini sarà il segretario generale della Cgil. Nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 gennaio Landini ha raggiunto un accordo con l’altro candidato, Vincenzo Colla, che lo affiancherà come vice segretario generale. I due sembrerebbero aver colto pienamente le dichiarazioni di Susanna Camusso che solo ieri affermava: «Abbiamo bisogno di un sindacato confederale davvero unitario. È una scelta obbligata, l’unica che potrebbe fare la differenza». Al centro dell’accordo vi è inoltre la composizione dell’intera segreteria che sarà di 10 persone, sette dell’area Landini e tre dell’area Colla. Nella proposta sembrerebbe esserci anche l’ingresso di un secondo vice segretario generale donna: si ipotizza che sia Gianna Fracassi, già segretaria confederale della Cgil. Colla avrebbe inoltre ottenuto la possibilità di far entrare nella segreteria Emilio Miceli, leader dei chimici.
I colliani avranno circa il 40% del direttivo. L’accordo dovrà essere confermato dal voto di oltre 800 delegati al congresso. Si pensa che Landini dovrebbe ottenere circa il 90% dei voti. Il negoziato si sta svolgendo a Bari durante luogo il congresso della Cgil che si concluderà venerdì con il saluto alla Camusso, che lascia dopo otto anni, e il discorso di insediamento di Maurizio Landini. Oggi comunque sarà eletta l’Assemblea generale, che domani proclamerà Landini nuovo segretario, composta da circa 300 persone. Dopo la sua elezione, Landini proporrà quella della nuova segreteria.
Il successore di Susanna Camusso è stato fino al 15 luglio 2017 il segretario generale della FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici). È impossibile non ricordare le posizioni dell’ex leader della FIOM sulla questione ILVA di Taranto. Landini infatti ha sempre considerato necessaria la messa a norma dell’impianto siderurgico, il cui vertice è stato accusato di gravissimi reati legati all’inquinamento dell’ambiente e all’avvelenamento della popolazione. Vincenzo Colla, invece, è stato segretario generale della Cgil regionale dell’Emilia Romagna per poi essere eletto nel 2016 nella segreteria nazionale della Cgil. Proprio ieri Colla aveva dichiarato di volere «un sindacato più radicale» e che sul segretario «troveremo un accordo». E così è stato.