Non ha portato risultati la prima votazione alla Camera dei Deputati per eleggere il presidente. La maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, ovvero 420 voti, non è stata raggiunta da alcun candidato. Per il secondo e terzo scrutinio il regolamento abbassa il quorum a 2/3 dei votanti, incluse le schede bianche.
«Il M5s sbaglia a porre dei veti, ma sbaglia anche chi propone un nome solo: dobbiamo tutti metterci di lato di qualche centimetro.» Questo è il commento di Matteo Salvini, leader della Lega. Forza Italia, invece, conferma in una nota che a partire dal terzo scrutinio voterà Paolo Romani. Al Senato la situazione non è stata differente: in tutto sono state 312 le schede bianche, mentre alla Camera sono state 592.
Giorgio Napolitano, che ha inaugurato la seduta al Senato in quanto componente più anziano, nel suo discorso d’apertura ha criticato «l’auto-esaltazione politica dei governi e dei partiti di maggioranza nelle ultime legislature». Secondo lui è questa la causa della pesante sconfitta del Pd alle elezioni del 4 marzo. «Gli elettori hanno premiato straordinariamente le formazioni politiche che hanno espresso le posizioni di più radicale contestazione di vera e propria rottura rispetto al passato. » ha proseguito Napolitano. (af)