Mario Calabresi lascia la direzione di La Repubblica

Calabresi

Stamattina su Twitter Mario Calabresi ha annunciato il suo addio alla direzione di Repubblica che dirigeva da gennaio 2016, dopo 6 anni di direzione alla Stampa. Il direttore precisa che la scelta sia stata degli editori, e rivendica il suo ruolo nel lasciare un giornale con identità e posizioni chiare. Calabresi ha poi precisato di aver lasciato una situazione più sostenibile dal punto di vista economico, avendo arginato le perdite e diminuendo il calo delle vendite delle copie fisiche dal 14% al 7%.

Il deputato del PD Michele Anzaldi, membro della commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei sistemi radiotelevisivi, gli ha fatto gli auguri su Twitter. Nel ringraziarlo ha ricondiviso il suo secondo tweet sull’argomento, dove Calabresi ha ricordato il suo impegno per «una stampa libera e non ipnotizzata dalla propaganda dei nuovi potenti». Il quotidiano in effetti si è distinto per una linea ostile al governo gialloverde sin dal suo insediamento.

A sostituire Calabresi è Carlo Verdelli, che ha una vastissima esperienza nell’editoria cartacea ed è stato direttore della Gazzetta dello Sport, Vanity Fair e Sette, il magazine settimanale del Corriere della Sera. Il suo nome in passato era saltato fuori tra i possibili sostituti di Ferruccio De Bortoli, alla guida del Corriere della Sera nel 2015.

Vittorio Feltri, che ha collegato la vicenda odierna alla storia del padre di Calabresi, ucciso da un commando nel 1972, nella stagione del terrorismo politico. Probabilmente Feltri cerca di continuare la linea di provocazioni a tutto campo che già ha caratterizzato i titoli di Libero delle settimane scorse. Qui però la polemica sembra abbastanza sterile e volta solo a creare scandalo, anche se Feltri ha larga esperienza come direttore di testate. Calabresi non ha comunque risposto alla polemica, che ha scatenato l’indignazione del pubblico di Twitter.

Lucio Valentini

29 anni, giornalista praticante presso il master Iulm. Laurea triennale in Economia, magistrale in Scienze politiche. Stage al Sussidiario.net, con cui saltuariamente collaboro. Mi occupo di economia, politica, musica in particolare di elettronica e rap.

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