A un anno dal lancio di Bing Chat (ora rinominato “Copilot”) su Microsoft Edge, anche il browser rivale, Google Chrome, sperimenta funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. I nuovi strumenti sono progettati per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti. Nonostante la quota di mercato di Chrome sia rimasta costante per tutto il 2023, questa scelta conferma le intenzioni di Google di rincorrere Microsoft per affermare nuovamente il suo dominio.
Tre nuove funzioni di intelligenza artificiale
La versione stabile 121, rilasciata a fine gennaio, introduce tre funzionalità sperimentali, mentre è stata avvistata una potenziale innovazione di Gmail. Ma su quest’ultima non ci sono ancora conferme ufficiali.
La prima novità è l’organizzazione delle schede aperte su Chrome. Google mira a rendere “intelligente” la loro gestione attraverso un algoritmo che raggrupperà schede simili e suggerirà nomi ed emoji per ciascun gruppo. Tuttavia, come ha sottolineato Mark Hachman di PCWorld, questa funzione sembra operare solo sulle nuove schede, rendendo così difficile raggruppare quelle esistenti. La funzione di raggruppamento delle schede non è nuova: già a marzo 2023 Microsoft l’aveva introdotta nel suo browser Edge con la stessa funzionalità.
Un’altra innovazione consiste nella creazione di temi attraverso un algoritmo simile a Gen AI, l’intelligenza artificiale generativa già introdotta da Google sul suo sistema operativo Android 14 e sui suoi smartphone Pixel 8 e 8 Pro. Gli utenti possono scegliere soggetto, tecnica e atmosfera per creare sfondi per Chrome in modo rapido. Questa funzionalità si aggiunge a quelle di personalizzazione già presenti nel browser di Google.
Infine, nel corso di febbraio 2024, Chrome dovrebbe aggiornarsi introducendo un ingegnoso strumento di scrittura con l’intelligenza artificiale “Smart Compose”. Facendo clic su qualsiasi testo all’interno del browser e selezionando “Aiutami a scrivere”, l’IA assiste gli utenti nella scrittura di testi.
In arrivo anche una versione nativa per Windows su architetture ARM64
I processori ARM (Advanced RISC Machine) sono una tipologia di CPU basata su un’architettura di tipo RISC (Reduced Instruction Set Computer), così chiamati perché prevedono meno “istruzioni” rispetto alle più complesse CPU CISC (Complex Instruction Set Computer).
Questo ecosistema ha iniziato ad affermarsi negli ultimi anni con l’introduzione sul mercato di prodotti ottimizzati per i server e di soluzioni progettate per il cloud computing. L’architettura ARM si contrappone a quelle x86, molto più diffuse ma anche più vulnerabili agli attacchi informatici.
L’ultima versione beta (chiamata Canary) ha gettato nuova luce sulle intenzioni di Google di supportare Windows ARM con una versione nativa di Chrome. Finora l’azienda tecnologica non aveva dato nessun annuncio di tale sviluppo. Da anni il browser è disponibile su tutte le piattaforme ARM tranne Windows, il sistema operativo di Microsoft. Quando sarà rilasciata la versione stabile di Google Chrome, gli utenti di Windows ARM non dovranno più affidarsi a servizi di emulazione che presentano alcuni compromessi in termini di prestazioni e autonomia del computer.
Sia Edge (Microsoft) sia Firefox (Mozilla) sono disponibili in modo nativo per sistemi ARM da anni. L’annuncio della creazione di una versione nativa di Chrome per Windows ARM apre la strada a un’ottimizzazione più diretta e a un utilizzo più efficiente delle risorse hardware di tali dispositivi.