Darwin Day: 213 anni fa nasceva il viaggiatore all’origine della specie

Charles Darwin nasceva oggi, 12 febbraio, nel 1809, esattamente 213 anni fa. Il biologo e naturalista inglese, nacque a Shrewsbury (nello Shrospshire, al confine con il Galles) da un’agiata famiglia borghese. Fu il quinto di sei figli e, per seguire le orme del padre – medico generico del paese – intraprese gli studi di Medicina. La passione per il versante naturalistico della scienza la ereditò dal nonno, anch’egli medico ed estimatore degli studi naturalistici.

Grazie alla sua grande capacità di osservazione e all’utilizzo della ragione, entrambe riversate sugli avvenimenti che caratterizzarono la propria vita, Darwin sviluppò la Teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali.

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Charles Darwin

La nascita della grande intuizione

Nella sua opera Viaggio di un naturalista intorno al mondo, Charles Darwin riassunse l’esperienza vissuta a bordo della nave appartenente alla Corona inglese. Dopo aver abbandonato gli studi di Medicina, che non stimolavano pienamente i suoi interessi, il naturalista venne forzato dalla famiglia ad intraprendere la carriera ecclesiastica.

In seguito, pur contro il volere paterno, spinto dal suo grande amore per le scienze naturali, decise di proporsi in quanto naturalista per prendere parte a questo viaggio intorno al mondo. Il biologo descrisse quest’esperienza come “l’avvenimento più importante della mia vita e quello che ha determinato tutta la mia carriera”.

Infatti, durante la circumnavigazione della terra effettuata a bordo del brigantino appartenente alla famiglia reale, Darwin venne illuminato dalle idee che, successivamente, divennero le fondamenta delle sue teorie, quelle che cambiarono il futuro della scienza. Dalle parole dell’antropologo (si, Darwin era anche questo): “In conclusione, mi sembra che nulla possa essere più utile per un giovane naturalista di un viaggio in Paesi lontani”.

Il viaggio a bordo dell’HMS Beagle

Il 27 dicembre 1831 Charles Darwin salpò a bordo dell’HMS Beagle. La rotta era impostata in direzione Oceano Atlantico del Sud, con l’intento di esplorare le coste e l’entroterra dell’America meridionale. L’obiettivo della trasferta era cercare di rilevare informazioni che potessero aiutare ad aggiornare le carte nautiche per la Marina britannica.

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Busto di Charles Darwin, Museo Nazionale di Storia Naturale, Londra

Da quel momento, per Charles Darwin nulla fu più come prima. Da abitante del Vecchio Continente, Charles Darwin si ritrovò in mezzo a specie di animali sconosciute, dalle caratteristiche e comportamenti nuovi oltre che circondato da una vegetazione, di carattere tropicale, opposta a quella europea. I popoli incontrati sembravano a questi viaggiatori europei selvaggi e primitivi. I visitatori si spinsero fino agli arcipelaghi al largo del continente e alle terre dell’Oceania, di cui molte ancora non erano state conquistate dai coloni. Un viaggio di cinque anni che cambiò la vita a Darwin, ma anche a tutto il mondo.

La scoperta della biodiversità

L’impatto, per Darwin e non solo, fu immenso. La diversità e la ricchezza della vita trovata nei nuovi luoghi portò i viaggiatori a mettere in discussione tutte le loro credenze. Iniziarono così a porsi domande ed elaborare teorie che avevano come base il fatto che, a differenza di ciò che avevano sempre pensato, tutto non fosse un ordine immutato, voluto da Dio una volta per tutte.

Reperti di ogni tipo raccolti durante ogni viaggio, dai fossili agli scheletri degli animali: Charles Darwin inizio così una lunga attività di catalogazione di informazioni e materiali su quaderni, a partire dalla visita a Santiago, nell’arcipelago delle isole di Capo Verde. 18 mesi trascorsi navigando e 39 spostandosi nella terraferma, percorrendo i territori con lunghe passeggiate a cavallo. Le conclusioni finali a cui giunse le conosciamo tutti.

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Le Origini della specie, Charles Darwin

La Teoria Evoluzionistica

L’origine delle specie venne pubblicato il 24 novembre 1859. Molte le critiche che suscitò, in particolar modo negli ambienti religiosi. Differente fu, invece, l’accoglienza dimostrata dal mondo della scienza, che considerò positivamente le teorie proposte dal naturalista.

Darwin definì la teoria evoluzionista secondo la quale l’ambiente muta e porta ad adattare ad esso le specie viventi, a causa di cambiamenti ambientali che si succedono continuamente. Questi ultimi conducono ad una selezione naturale che tocca i caratteri tipici di ciascuna specie. Così, la sopravvivenza diveniva un lusso per chi avrebbe posseduto le caratteristiche più giuste. Molte le prove utilizzate per confermare le proprie tesi. Darwin ha teorizzato che tutte le specie avessero un antenato comune, discendendo tutti i primati, tra cui l’uomo, dallo stesso, dando alla scienza del tempo un nuovo mondo da esplorare.

Lascia il pianeta, che tanto aveva amato studiare, il 19 aprile 1882, dopo 50 anni di vita sedentaria, iniziata in seguito al suo matrimonio – di ritorno dall’Inghilterra – forse a causa di una malattia contratta ai tropici, durante il viaggio. In questi anni, mantenne una fitta corrispondenza con biologi, coltivatori ed allevatori, che lo aiutò a dare vita ai suoi capolavori, ancora oggi enciclopedia del pianeta Terra in cui viviamo.

 

 

 

 

 

 

Valeria Boraldi

Nata a Carpi e con il cuore a forma di tortellino. Milano è la mia seconda casa e il giornalismo televisivo la mia grande passione. Un gatto, Piru, che mi riempie la vita d'amore e lo spirito libero di una curiosa viaggiatrice. Amo leggere e mangiare cioccolata. Tanta cioccolata.

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