Il presidente Usa Donald Trump incontrerà il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. A comunicarlo è stato, nella notte italiana, lo stesso leader statunitense, tramite il proprio profilo twitter. La svolta è arrivata a seguito della consegna al tycoon di una lettera di Kim da parte dei funzionari sudcoreani recatisi in visita ufficiale a Pyongyang nei giorni scorsi. Nella missiva, il leader nordcoreano si è detto disponibile a sospendere i test nucleari e missilistici, invitando così Trump a discutere faccia a faccia di una possibile denuclearizzazione della penisola coreana.
Kim Jong Un talked about denuclearization with the South Korean Representatives, not just a freeze. Also, no missile testing by North Korea during this period of time. Great progress being made but sanctions will remain until an agreement is reached. Meeting being planned!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 9, 2018
Apertura inedita
Quanto realmente il dittatore sia intenzionato a dare seguito ai buoni propositi, non è ancora dato saperlo. Fatto sta che l’incontro, che avverrà entro maggio, segna una cambiamento storico nei rapporti tra i due Paesi. Mai infatti un presidente Usa aveva aperto in maniera così netta a un confronto ufficiale con la Corea del Nord, nazione da sempre sotto controllo comunista.
Il ruolo della Corea del Sud
La mediazione tra le due potenze messa in atto dalla Corea del Sud si è dunque rivelata estremamente efficace, configurando uno scenario inimmaginabile fino a qualche settimana fa, quando i due leader non perdevano occasione di lanciarsi reciproche accuse e di fare a gara tra chi avesse «il bottone nucleare più grande». Tuttavia, ipotizzare una definitiva riappacificazione è ancora prematuro: Washington ha infatti precisato che le sanzioni economiche ai danni del paese asiatico resteranno in vigore fino a quando non si giungerà a un accordo.
Nel frattempo, andrà definita la sede del colloquio. Tra le possibili opzioni figurano Pechino e la zona demilitarizzata al confine tra le due coree.
La Cina si sarebbe resa disponibile per ospitare l’incontro tra Kim e Trump
— GeopoliticalCenter (@GeopoliticalCen) March 9, 2018
I commenti internazionali
La notizia ha naturalmente suscitato diverse reazioni internazionali. «E’ un passo nella giusta direzione in vista di una piena soluzione politica per la denuclearizzazione», sostiene il ministro degli esteri russo Lavrov. La Cina invece commenta: «Il prossimo passo da parte di tutte le parti è di sostenere questo slancio e forgiare sinergie, lavorando assieme per restaurare la stabilità nella penisola coreana». Il più stupito si rivela però il presidente sudcoreano Moon Jae-in, tra i principali fautori dell’accordo: «La notizia la notizia del futuro incontro tra i due leader – ha detto – è arrivata come un miracolo. Se Trump e Kim si incontrano, la completa denuclearizzazione della penisola coreana sarà messa sul serio sul giusto binario». (av)