Nell’anno accademico appena iniziato le università statunitensi hanno fatto registrare una riduzione delle iscrizioni da parte degli studenti stranieri pari al 7% rispetto all’anno scorso. Il mancato ingresso di “cervelli” dall’estero ha colpito il 45% degli atenei che sono già in apprensione. Il calo delle immatricolazioni sarebbe da imputare alle politiche sull’immigrazione scelte dall’amministrazione Trump che scoraggerebbero gli stranieri a studiare negli Usa. Il rischio è che il Paese possa perdere l’abilità ad attrarre le menti più brillanti provenienti dal resto del mondo.
A far scattare la preoccupazione è il rapporto annuale diramato dall’Institute for International Education che gestisce l’accesso degli studenti stranieri nelle università americane e ne misura la partecipazione. Già nello scorso anno accademico venne osservato un calo del 3% e gli analisti ritengono che il clima che si respira negli Stati Uniti abbia contribuito a raddoppiare la riduzione in soli 365 giorni. Infatti, gli studenti stranieri sarebbero scoraggiati non solo dal bando all’immigrazione verso i paesi islamici ma, in generale, per l’atteggiamento negativo rivolto verso l’estero. (FS)