Trump a Biden nel confronto tv: «Non si capisce cosa dici»

«Non ho idea di cosa abbia detto alla fine di quel discorso, penso che neanche lui sappia cosa ha detto». Una frase – quella di Donald Trump al primo confronto tv contro Joe Biden per le presidenziali Usa 2024 – che fuori contesto potrebbe anche sembrare un attacco alle idee dell’avversario. Se non fosse che gli spettatori stavano pensando la stessa cosa.

Pochi istanti prima, Biden stava provando ad argomentare la propria posizione sui confini: «E io voglio continuare il movimento per il bando totale su… la… la totale iniziativa relativa a quello che faremo con più controlli alle frontiere…», ma il finale del suo ragionamento era davvero incomprensibile.

 

Il dibattito si è tenuto il 27 giugno (prime ore del mattino del 28 ora italiana), e ha lasciato i Democratici senza parole. «È stato uno choc», si è limitato a dire David Axelrod, storico Dem ed ex consigliere del presidente Usa. Il prossimo confronto si terrà il 10 settembre. Nel frattempo un’ala del partito inizia a pensare, non più sottovoce, a un cambio in corsa per il presidente Biden.

Possibili sostituti per Biden

Gli analisti citano Kamala Harris, l’attuale vice di Biden e forse proprio per questo la candidata “naturale” alla sostituzione. In questa ipotesi si tratterebbe della seconda volta, dopo Hillary Clinton, in cui i Democratici candidano una donna contro Donald Trump.

Si riflette anche sul 56enne Gavin Newsom, meno noto fuori dagli States. Il governatore della California è un democratico giovane rispetto agli attuali candidati, già avvezzo ai giochi di palazzo e con una fama politica di livello nazionale. L’ipotesi per il momento è stata sfatata dallo stesso Newsom, che da Atlanta ha ribadito ai giornalisti la solidarietà nei confronti di Joe Biden.

Kamala Harris, Vicepresidente degli Stati Uniti
Il primo dibattito tra aborto e confusione

All’inizio del dibattito Donald Trump e Joe Biden non si sono nemmeno salutati. Sull’aborto Trump conferma la posizione più vicina ai pro-vita. È convinto, però, che ci debbano essere eccezioni nei casi di stupro, incesto o di rischio di morte della madre. «Loro invece sono radicali», ha attaccato, indicando Biden.

«Sostengo Roe vs. Wade», è stata la replica del presidente in carica. Si tratta della storica sentenza del 1973 che fino a due anni fa garantiva l’aborto come diritto a livello federale, poi annullata dalla Corte Suprema. Trump, al contrario, è sempre stato a favore della decisione dei giudici, e vorrebbe rimettere ai singoli Stati le decisioni in merito all’aborto.

Dopo uno dei rari scambi ricchi di contenuto Biden è passato al contrattacco, ricordando di quando nel 2020 Trump in un’intervista definiva i veterani morti in guerra «degli sfigati e dei perdenti». «Tu sei un perdente e uno sfigato», ha concluso Biden.

E poi i miliardi per l’Ucraina, le discussioni su chi gioca meglio a golf, Biden e la Palestina, Trump e le pornostar, i problemi legali del figlio di Biden. Alla fine – possiamo dirlo – agli americani sono rimasti pochi contenuti e una gran confusione in testa. Forse simile alla quella che, a volte, coglie lo stesso Joe Biden.

 

Ivan Torneo

Giornalista praticante. Siciliano trapiantato a Milano. Motivato, eclettico, curioso. Laurea Magistrale in Scienze Cognitive e Teorie della Comunicazione. Il mio obiettivo è il giornalismo televisivo, la mia motivazione incrollabile.

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