Il bilancio di morti del terremoto continua a crescere, anche oltre le stime iniziali dell’OMS: 21.719 vittime, 18.342 in Turchia e 3.377 in Siria. Lungo la faglia Est anatolica interessata dal sisma si è creata una deformazione di circa 300 chilometri. Il suolo dell’intera Anatolia si è spostato di tre metri. L’Unicef stima che oltre 5.000 bambini siano rimasti orfani a seguito del cataclisma. Un evento tragico che ha fatto registrare più morti di quelli (18.400) del disastro di Fukushima del 2011.
Intanto a quasi quattro giorni dalla prima scossa, continuano i salvataggi miracolosi a opera dei soccorritori locali e internazionali. Non ci sono ancora aggiornamenti sulle condizioni dei sette italiani dispersi in Turchia.
Bambina salvata dopo 90 ore
Hilal Bilgi, una bambina di 10 anni è stata rinvenuta tra le rovine di un palazzo di sette piani ad Hatay. I soccorritori hanno scavato una galleria perché la bambina era intrappolata sotto un blocco di cemento. Potevano salvarla solo amputandole un braccio con un’operazione eseguita sotto le macerie. Dopo l’approvazione dei parenti, Hilal è stata estratta. Nel sisma la piccola ha perso i genitori e tre fratelli.
10 yaşındaki Hilal Bilgi, 90 saat sonra sağ kolu kesilerek enkazdan kurtarıldı
Hilal’in anne ve babası ile 3 kardeşinin, deprem sırasında kaçmaya çalışırken merdiven boşluklarında enkaz altında kalarak yaşamını yitirdikleri belirlendihttps://t.co/964VfGocsK pic.twitter.com/qDwrdzU4LU
— Hürriyet.com.tr (@Hurriyet) February 9, 2023
Il piccolo con la ciocca
Un’altra storia toccante è quella del neonato salvato dalle macerie con in mano una ciocca di capelli, presumibilmente quella della madre. Il bimbo, avvolto in una coperta, era in fin di vita, con evidenti traumi al cranio.
Un piccolo angelo estratto dalle macerie con una ciocca di capelli della madre in mano.
L'essenza della vita si trova nell'amore e nella tragedia
#Turchia #earthquake #Turkey #Terremoto #Syria #deprem pic.twitter.com/aZrtf6ydBo
— KumanWorld (@World24New) February 9, 2023
Un padre disperato
Un padre di famigliacerca di ritrovare i suoi cari, sepolti tra le macerie. «Dite qualcosa ragazze, fate un po’ di rumore!» Queste il grido di dolore indirizzato verso quel che rimane della sua casa.
Un padre che cerca di ritrovare i suoi cari
"Dite qualcosa ragazze, fate un po' di rumore!"Mi chiedo quanto dolore si può sopportare?#Terremoto #Turchia #Turkey #Syria #earthquake #deprem pic.twitter.com/4XZt1AH0Qp
— KumanWorld (@World24New) February 9, 2023
Un’ondata di generosità
Un disastro non solo sul piano umano, ma anche su quello economico. «Le perdite economiche sono difficili da stimare poiché la situazione si sta evolvendo, ma sembra probabile che superino i 2 miliardi e potrebbero raggiungere i 4 miliardi di dollari», ha affermato l’agenzia di rating Fitch.
La gioia di un bambino siriano appena estratto dalle macerie. #Terremoto pic.twitter.com/Itc87thdfC
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) February 9, 2023
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha preannunciato un appello per il sostegno dei donatori alla popolazione siriana colpita. Italia e Romania hanno già presentato un piano che prevede la fornitura di tende, sacchi a pelo, materassi, letti, alimenti e vestiti invernali.
«Preparerò il caffè per tutti», ha promesso ai soccorritori che l’hanno salvata dalle macerie del suo appartamento una donna di Antakya rimasta sepolta per 83 ore.
EMERGENZA #terremoto in #Siria e Turchia, l'UNICEF in azione per prestare soccorso ai bambini con kit sanitari e altri aiuti umanitari.
AIUTALI anche tu con una donazione su https://t.co/xnoocaMnvR https://t.co/gs5x00rjvz
— UNICEF Italia (@UNICEF_Italia) February 6, 2023