Strage di Istanbul, arrestata una donna siriana: «Addestrata dal Pkk»

È stata arrestata la donna responsabile dell’attentato che ieri ha ucciso sei persone nel centro di Istanbul: è di nazionalità siriana. Lo ha reso noto la polizia turca. Il ministro dell’Interno Suleyman Soylu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) di aver causato l’attentato: «Secondo i risultati delle nostre indagini, l’organizzazione terroristica del PKK ne è responsabile».

Le sei persone che hanno perso la vita a Istanbul sono tutti cittadini turchi: quattro persone, due adulti e due bambini. Su 81 feriti, 50 sono stati dimessi mentre 31 si trovano ancora in ospedale e due sono gravi.

La confessione della donna arrestata

La donna, Ahlam Albashir, secondo l’agenzia turca Anadolu ha confessato durante l’interrogatorio di essere stata addestrata dal partito curdo armato PKK e dalle milizie curde siriane dello Ypg, Unità di Protezione Popolare.

Il presidente Erdogan è stato il primo a denunciare il «vile attacco», poco prima di partire verso l’Indonesia al vertice del G20 a Bali. Nel frattempo la Turchia ha respinto al mittente le attestazioni di lutto provenienti dagli Stati Uniti che Ankara ritiene «Paese che sostiene i terroristi».

La smentita del PKK

Nel video trasmesso sui social si vedono gli agenti di polizia durante il blitz. Nell’appartamento della donna sono stati trovati una pistola, molti soldi e dell’oro. Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno della Turchia, la donna è sospettata di aver posizionato l’ordigno in una borsa e azionato a distanza.

In un comunicato il Pkk, considerato da Ankara un gruppo terroristico, ha sottolineato di non prendere di mira «direttamente i civili e di condannare le azioni contro i civili».

 

Oscar Maresca

Curioso di professione, giornalista per passione. Classe ’98, nato a Napoli. Innamorato delle storie da raccontare e del calcio. Pubblicista dal 2017, praticante per MasterX, collaboro per La Gazzetta dello Sport. A Milano per scelta. Sogno e scrivo, non necessariamente in questo ordine.

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