Stati Uniti: più morti per arma da fuoco che per incidenti stradali

Negli Stati Uniti il numero di morti per arma da fuoco è superiore a quello dei morti per incidenti stradali. Dal 2008 al 2018 sono stati persi su un’aspettativa di vita di 80 anni, 12.9 milioni di anni a causa di omicidi e suicidi provocati da pistole e armi simili.
La morte prematura per incidenti stradali ha invece fatto perdere 12.6 milioni di anni. Nel 2018 i dati sono di 1.42 milioni di anni persi per arma da fuoco contro gli 1.34 milioni per incidenti stradali.

La ricerca
Il Westchester Medical Center, Valhalla, New York

Un team del Westchester Medical Center ha analizzato i dati statistici del Vital National Statistics Report sul decennio 2008-2018. Sulla base di questi dati ha stilato un rapporto sulle morti per arma da fuoco comparate a quelle degli incidenti stradali.
Ha pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Trauma Surgery & Acute Care Open. La ricerca di 4 scienziati guidata dal medico Joshua Klein ha diversificato i dati in base all’età, al genere, alla provenienza geografica.

I dati
Joshua Klein, capo del team di ricerca

Nel 2018, l’85% dei morti prematuramente per arma da fuoco è stato tra gli uomini; in particolare per quanto riguarda i suicidi sono stati maggiori tra gli anziani e tra persone caucasiche, mentre gli omicidi tra giovani di colore.
Per quanto riguarda le donne invece, i suicidi con arma da fuoco sono aumentati del 31, 5 % nei dieci anni esaminati e gli omicidi del 10%. I suicidi in generale sono passati da 18.735 del 2009 a 24.432 nel 2018. Solo nel 2017 gli anni di vita persi per arma da fuoco sono stati 1.44 milioni a fronte degli 1.37 milioni associati agli incidenti stradali.
Gli omicidi con armi da fuoco sono passati da 11.493 del 2009 a 13.958 nel 2018. Per quanto riguarda la componente geografica, negli stati meridionale sono stati persi 5.7 milioni di anni nell’ultimo decennio. Il Texas da solo possiede un numero di armi da fuoco pari a quelli di Messico e Canada insieme.

IL commento finale

Gli scienziati hanno concluso che: «il suicidio è responsabile della maggior parte degli anni di vita persi e il tasso di frequenza di questi eventi continua ad aumentare negli Stati Uniti a ritmo preoccupante. Sarebbe pertanto opportuno aumentare e reindirizzare le risorse destinate al supporto delle popolazioni a rischio in modo da ridurre il rischio di decesso».

Gabriella Siciliano

Sono pugliese e ho 28 anni. Un percorso non lineare mi ha condotta fino al giornalismo. Le esperienze che ho fatto mi permettono di vedere le cose da diverse prospettive e scrivere mi dà la possibilità di esprimere il mio punto di vista, trovare la mia dimensione. Amo tutto quello che riguarda gli esseri umani e mi piacerebbe, attraverso il mio lavoro, semplicemente essere felice. Se poi, lungo la strada, riuscirò anche ad aiutare qualcuno, sarà ancora meglio.

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