«Gli Stati Uniti stanno esaminando da vicino la situazione in Siria e decisioni su una risposta saranno assunte a breve». Lo ha detto il presidente americano, Donald Trump, sottolineando l’incontro in programma sulla Siria. Anche Macron si schiera con il numero uno degli Usa sull’ipotesi di intervento militare «Abbiamo la prova che la settimana scorsa sono state utilizzate armi chimiche in Siria da parte del regime» ha dichiarato il presidente francese, aggiungendo che la Francia vuole togliere al regime siriano la possibilità di utilizzarle per non vedere più le immagini atroci mostrate in questi giorni con bambini e donne che stanno morendo.
Il capo dell’Eliseo ha avuto un colloquio telefonico, “per confrontarsi sulla situazione internazionale”, con la cancelliera tedesca Angela Merkel che esclude un intervento militare. «Nel rapporto che abbiamo pubblicato domenica c’è scritto che la maggior parte delle prove indicano che siano state usate armi chimiche in Siria nell’attacco dello scorso fine settimana scorso» così Maja Kocijancic, portavoce della Commissione europea.
Il presidente siriano Bashar al Assad è apparso sugli schermi della tv di Stato dopo un incontro ufficiale al palazzo presidenziale di Damasco, affermando che le minacce occidentali alla Siria rientrano nel piano di screditare “la lotta al terrorismo” compiuta dal governo siriano e dai suoi alleati, Russia e Iran. «Ogni volta che si compiono dei successi militari sul terreno – sostiene Assad – arrivano alcune potenze occidentali che cercano di cambiare gli eventi».
Il leader dell’opposizione laburista britannica Jeremy Corbyn condanna come “vergognoso” e “immorale” qualunque uso di armi chimiche in Siria, ma dice ‘no’ ai piani di un’azione militare immediata a guida Usa, invocando piuttosto un’indagine dell’Onu e una risposta multilaterale per fermare gli orrori del conflitto siriano. «Più bombe e più uccisioni non salveranno vite umane, ma spargeranno la guerra altrove» ammonisce Corbyn.
«La Nato considera l’uso di armi chimiche una minaccia per la pace e la sicurezza internazionali e i responsabili ne pagheranno le conseguenze. L’ultimo attacco è stato orrendo, con decine di persone uccise, compresi molti bambini» le parole del segretario generale Jens Stoltenberg. «Sono in corso consultazioni tra gli alleati della Nato su come rispondere all’attacco in Siria» ha proseguito Stoltenberg, riferendosi al recente attacco con armi chimiche avvenuto lo scorso fine settimana. (al)