Gli 007 britannici responsabili della provocazione dell’attacco chimico nella Ghouta della settimana scorsa. Così il ministero della Difesa russo oggi ha affermato di avere delle prove sul coinvolgimento della Gran Bretagna nell’organizzazione dell’azione con il gas in Siria. È quanto riferisce la Tass.
Poco prima il ministro degli Esteri Serghei Lavrov aveva dichiarato di avere «dati inconfutabili» per provare che l’attacco chimico di Duma sia stato architettato. «I servizi speciali di un paese, che ora sta cercando di essere nelle prime file della campagna russofoba – ha specificato il responsabile della diplomazia del Cremlino – sono stati coinvolti in questa messa in scena».
Ed è sempre di oggi la telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. I due, stando a quanto è trapelato sull’argomento, avrebbero parlato anche della situazione in Siria. Il Cremlino ha poi fatto sapere che durante il colloquio telefonico i due leader hanno deciso di dare mandato ai rispettivi ministri della Difesa e degli Esteri di mantenere uno stretto contatto per una «de-escalation» in territorio siriano. Entrambi i presidenti poi si sono detti soddisfatti per l’arrivo degli esperti dell’Opac a Damasco, e in particolare Putin ha sottolineato la necessità di un’«indagine oggettiva per evitare di lanciare accuse infondate contro chiunque».
Proprio ieri era arrivata la conferma dal Presidente francese che gli attacchi in Siria della settimana scorsa avevano visto il coinvolgimento di armi chimiche, come vi avevamo già raccontato. (as)