Il governo tedesco ha manifestato la sua disponibilità a partecipare all’accoglienza dei migranti delle due navi Ong, Sea Watch e Sea Eye, nell’ambito di una soluzione solidale europea. Lo ha dichiarato il portavoce di Berlino Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. I vertici di governo della capitale stanno infatti intrattenendo “intensi contatti e colloqui” con la Commissione Ue, per risolvere l’emergenza.
Le due imbarcazioni, che hanno salvato 49 migranti da un barcone a largo delle coste libiche, sono bloccate dal 22 dicembre 2018 nel Mar Mediterraneo, in attesa di un porto sicuro dove poter attraccare. Ma, fin dall’inizio Roma e La Valletta hanno categoricamente respinto la richiesta di sbarco. La sera dell’1 gennaio 2019, una violenta tempesta ha peggiorato le già critiche condizioni dei profughi, tra cui tre bambini in tenera età. La Valletta ha dunque concesso alle navi un rifornimento e il riparo in acque maltesi, ma non l’attracco nel porto.
Nei giorni scorsi le sorti della Sea Watch e della Sea Eye hanno anche acceso uno scontro tra i due vice premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il capo grillino aveva infatti chiesto a Malta di far sbarcare donne e bambini e di mandarli in Italia, promettendo «una lezione di umanità per l’Europa». Non sono mancate le immediate proteste del ministro dell’Interno: «Non cediamo ai ricatti – ha dichiarato il leader leghista sulla sua pagina Facebook – Due navi Ong sono in acque territoriali maltesi: le persone a bordo devono essere fatte sbarcare a La Valletta. Oppure, visto che le Ong hanno bandiera olandese e tedesca, chiedano aiuto a Berlino e Amsterdam per attivare immediatamente un corridoio umanitario. A questo proposito, non risulta che Olanda e Malta abbiano mai attivato corridoi umanitari come invece fatto dall’Italia. (…) Vergognoso, infine, l’atteggiamento dell’Europa che tace. Evidentemente le lezioncine di umanità vanno indirizzate solo all’Italia».