Nuove accuse si aggiungono allo scandalo sessuale di Oxfam e nella bufera finisce il chief executive Mark Goldring, numero uno dell’organizzazione umanitaria. Partendo da un articolo del Times, la nuova imputazione a suo carico riguarda la sua presunta conoscenza di alcuni abusi a carico di dipendenti della ong e il suo tentativo di insabbiare tutto. A chiamarlo in causa è l’ex garante interna per la tutela delle norme di comportamento, Helen Evans, che in tutta questa vicenda ha avuto un ruolo chiave come «talpa» per gli inquirenti, fornendo informazioni sulla vicenda.
La Evans, che ha ricoperto il suo ruolo dal 2012 al 2015, ha raccontato come Goldring avrebbe deliberatamente ignorato episodi di abusi che gli erano stati segnalati. Tra questi, il caso di molestie contro una volontaria 14enne da parte di un dipendente di uno dei negozi gestiti dall’Oxfam nel Regno Unito, o il presunto stupro di una donna in Sud Sudan, imputato ad un operatore dell’organizzazione. L’ex garante ha inoltre rilasciato un’intervista televisiva in cui accusava il chief executive e gli altri capi di Oxfam di aver cancellato una riunione per discutere proprio di abusi compiuti da funzionari della ong.
La Commissione europea ha un approccio di tolleranza zero nei confronti di tutte quelle organizzazioni umanitarie che, come Oxfam, ricevono fondi europei e si macchiano di cattiva condotta. «Ci aspettiamo che Oxfam chiarisca in pieno tutte le accuse con la massima trasparenza, in modo urgente – annuncia una portavoce dell’Esecutivo comunitario – «Siamo pronti a rivedere, e se c’è la necessità, a cessare i fondi a qualsiasi partner che non rispetti gli alti standard etici».
A fronte di questo nuovo scandalo sessuale, la Oxfam International ha voluto far sapere tramite il suo profilo Twitter ufficiale che indagherà sul caso con la massima trasparenza, nella speranza di riconquistare la fiducia di quanti hanno sempre creduto nella sincerità della missione della ong. (as)
We know that we still have more to do to change our culture and to prevent harassment, abuse and exploitation. We are fully committed to doing this in an open and transparent manner. We hope we can restore the trust of all the people who believe in Oxfam’s mission.
— Oxfam International (@Oxfam) February 13, 2018