Poveri, ricchi, famosi, potenti e non, il coronavirus non risparmia nessuno. Il 25 marzo la vittima del contagio è il 71enne principe Carlo, il primo erede nella linea di successione al trono britannico della regina Elisabetta. A renderlo noto è stato Buckingham Palace. Il principe del Galles si trova da alcuni giorni in auto-isolamento in Scozia, nella residenza di Balmoral. Insieme a lui la moglie Camilla, che è stata sottoposta al tampone, risultando negativa al Covid-19. «Carlo ha sintomi leggeri, rimane in buona salute e sta lavorando da casa, come nei giorni scorsi», ha rassicurato un portavoce della famiglia reale.
Nessun allarme per i suoi genitori, la 93enne Regina Elisabetta e il 98enne principe Filippo. Entrambi, ormai da giorni, si sono stabiliti nella loro tenuta di Windsor, dopo aver lasciato Buckingham Palace, affollato e potenzialmente più esposto a rischi.
«La regina è in buona salute e l’ultima volta che Carlo è venuto in contatto con la madre è stato lo scorso 12 marzo, durante una cerimonia di riconoscimenti pubblici, nella residenza della sovrana», ha reso noto un comunicato ufficiale dei reali. Il 12 marzo è anche il giorno in cui il principe ha preso parte al suo ultimo evento pubblico a Londra, una cena di beneficenza riguardante gli incendi in Australia.
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— Boris Johnson #StayHomeSaveLives (@BorisJohnson) March 23, 2020
Boris Johnson e il lockdown all’italiana
Intanto, il 24 marzo, nel Regno Unito c’è stato il primo giorno di chiusura di tutte le attività non essenziali. Il lockdown era stato annunciato dal Primo Ministro inglese Boris Johnson, nella serata del 23 marzo. Nel Paese sono dunque aperti solo i supermercati e le farmacie. Chiusi i ristoranti e i pub. I cittadini possono uscire solo per recarsi al lavoro, e solo qualora sia strettamente necessario. È inoltre consentito andare a fare la spesa o a comprare medicinali, riducendo comunque gli spostamenti al minimo. Chi soffre di problemi di salute, fisica o mentale, può uscire per fare movimento all’aria aperta, ma una volta al giorno e, rigorosamente, da solo. L’unica differenza con l’Italia è che nel Regno Unito è ancora possibile celebrare i funerali.
Al momento in Gran Bretagna le vittime da coronavirus sono 422, mentre sono oltre 8 mila i casi di contagio confermati.